CRONACA
La discarica di Sant’Arcangelo riapre di domenica: sversano tre tir
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Doveva essere una domenica tranquilla alla discarica di Sant’Arcangelo Trimonte (Benevento). Senza tir e senza rifiuti. Così non è stato. Malgrado la comunicazione giunta ieri della chiusura dell’impianto per il fine settimana, questa mattina tre tir carichi di rifiuti, provenienti dallo stir di Tufino, hanno sversato in contrada Nocecchie. Una telefonata alla Daneco, gestore dell’impiato, con l’ordine di aprire i cancelli. In fila, i tre tir hanno porcorso il tratto di strada asfaltata fino al lotto 1, salendo sul piccolo tornate che circonda la montagana di rifiuti e sversando il loro carico. L’assessore all’ambiente Gianluca Aceto, attraverso la sua pagina facebook, parla di “accordi disattesi” , commentando: "la fiducia nelle istituzioni subisce ancora, meritatamente, un duro colpo: con gli inganni e le furbate non si va da nessuna parte”
Uno sparuto gruppo di attivisti del Codisam, ormai scoraggiati per l’nnesimo affronto, non ha avuto la forza numerica per opporsi allo sversamento.
Accolte così le lamentele esternate ieri dal sindaco di Napoli, De Magistris, che richedeva l’apertura dei tre impianti anche il sabbato pomeriggio e la domenica. La stessa ordinanza a firma Caldoro prevede lo sversamento ininterotto per 5 giorni. Se gli impianti la domenica sono chiusi, necessaria la loro apertura straordinaria.
Tutto questo senza una certezza che il limite temporale dei conferimenti nelle altre province si fermi ai soli cinque giorni. Tra martedì e mercoledì tuttavia dovrebbero concretizzarsi gli accordi tra Caldoro e le altre regioni per il conferimento dei rifiuti.
Lunedì si riorganizza la lotta. La Provincia presenterà ricorso al Tar contro l’ordinanza Caldoro.In un braccio di ferro con Napoli, lo Stir di Casalduni resterà off limits per i rifiuti partenopei.
Alle otto ricomincia la protesta sul campo di contrada Nocecchie. Barricate per impedire l’ingresso di altri tir nella discarica. Alle 10 Consiglio provinciale straodinario per trovare soluzioni a questa emergenza, che sta diventando anche sannita