SOCIETA'
Crociata: ‘La parrocchia, punto di incontro tra i protagonisti dell’educazione’
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Si è aperto con l’intervento di Monsignor Crociata, il XXVII Convegno Pastorale dell’Arcidiocesi di Benevento, dal titolo “Dalla sfida alla proposta. La parrocchia crocevia delle istanze educative”. Il relatore è stato preceduto da S.E. Mons. Mugione che ha sottolineato l’essenzialità del titolo degli orientamenti pastorali “Educare alla vita buona del Vangelo”, ricordando che la parrocchia è il luogo delle “alleanze educative” e che non c’è nulla nell’azione pastorale della Chiesa che non abbia una valenza educativa. Dopo l’Arcivescovo ha preso la parola Mons. Martignetti, vicario per la pastorale, che ha presentato Mons. Crociata, accennato al cammino che la Chiesa di Benevento si accinge a percorrere nei prossimi anni e auspicato che la nostra diocesi possa essere sempre segno di comunione per la comunità cristiana.
Il Segretario della CEI ha poi presentato il documento “Educare alla vita buona del Vangelo. Orientamenti pastorali dell’Episcopato italiano per il decennio 2010-2020”, a partire dalle motivazioni che hanno spinto la Chiesa a riflettere su questo tema: la Chiesa è maestra e quindi porta in se stessa la dimensione educativa; punto di partenza la persona, alla quale va rivolta una proposta formativa integrale che si identifica con una precisa Persona: Gesù.
Mons. Crociata ha poi letto e commentato la sua relazione ripercorrendo il contenuto dei capitoli del documento, e focalizzando la sua attenzione sulla Parrocchia quale crocevia delle istanze educative, comunità educante, sintesi di tutti i ministeri, punto di incontro tra i protagonisti dell’educazione, che "naturalmente deve uscire dalla presunzione di essere autosufficiente, collocandosi nel contesto della comunità diocesana. In parrocchia si apprende che si diventa educatori perché si è stati educati". Il parroco deve ricordarsi che il soggetto della pastorale è la comunità, con essa deve crescere evitando ogni forma di inopportuno protagonismo. Ogni possibile programmazione non dipenderà, dunque, da più o meno efficienti dinamiche programmatiche, ma dall’intenzione di favorire l’incontro con il Signore.
Mons. Crociata ha poi risposto alle domande dei presenti sottolineando la scarsa qualità della formazione di alcuni educatori e la necessità di superare il circolo vizioso dell’educatore che non è capace di educare. Infine ha dedicato un pensiero alla dimensione della comunicazione e dei suoi mezzi, messa in evidenza da un intervento dal pubblico. "Non bisogna avere paura dei media – ha detto – ma bisogna lasciarsi coinvolgere: “se non ci si preoccupa di Facebook, si diventa estranei non al mondo del web, ma al mondo dei propri figli”. I media non sono una parte, ma un ambiente da abitare, la nostra cultura da educare".
Il Convegno continuerà oggi e giovedì 16, quando i partecipanti si confronteranno nei laboratori di studio divisi secondo gli ambiti di Verona: trazione, lavoro e festa, vita affettiva, fragilità, cittadinanza.