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Domani in Basilica celebrazione eucaristica di monsignor Mugione
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Domani, Sabato 30 aprile 2011, con inizio alle ore 19.00, Mons. Andrea Mugione, Arcivescovo di Benevento, nella Basilica della Madonna delle Grazie di Benevento, in occasione della Vigilia della Beatificazione di Giovanni Paolo II, presiederà una celebrazione eucaristica per ringraziare Dio e gioire per la vita ed il ministero del “grande Papa polacco” che, Domenica 1 maggio, Benedetto XVI iscriverà ufficialmente nell’elenco dei Beati della Chiesa.
L’Arcidiocesi di Benevento, congiuntamente ai Frati Minori custodi della Basilica delle Grazie, con questa celebrazione vogliono anche ricordare la storica visita “pastorale” che Giovanni Paolo II riservò, il 2 luglio 1990, alla città di Benevento.
Tre motivi, come scrisse S. Ecc. Mons. Carlo Minchiatti, Arcivescovo del tempo, portarono il Santo Padre a Benevento: l’inaugurazione del nuovo Seminario, l’incremento della devozione alla Vergine e il desiderio di rinsaldare sempre più la comunità cristiana nella fedeltà alla Cattedra di Pietro.
In occasione della “storica visita”, i Frati Minori, con l’impegno della Civica Amministrazione guidata dal Prof. Antonio Pietrantonio, vollero realizzare, davanti alla Basilica, una statua a ricordo di quella giornata, iniziata per il Santo Padre proprio ai piedi del simulacro della Vergine delle Grazie, da dove esortò tutti i beneventani con queste parole: «seguite le orme dei pellegrini che, davanti alla venerata Immagine della Madonna delle Grazie, hanno ritrovato le ragioni della propria fede e della propria vita; continuate a sentirvi uniti attorno a questo santuario. Dalla Vergine voi imparate innanzitutto a credere nell’amore di Dio Padre, nella potenza del Cristo redentore e nella forza trasformatrice dello Spirito Santo, che Maria accolse senza riserve».
L’opera in bronzo, commissionata al noto artista francescano, P. Andrea Martini (1917-1996), posizionata al lato destro della Basilica, all’interno della cancellata, sintetizza plasticamente il pontificato di Giovanni Paolo II, proteso verso il mondo intero per portare il messaggio di Cristo. Il bronzo modellato lievemente sembra assecondare questo cammino, espressione del desiderio del cuore di un padre per avvicinare i suoi figli. La pesantezza del bronzo e la fissità dell’immagine non impediscono di leggervi un alto significato spirituale. Infatti, le insegne episcopali, casula e mitria, fondendosi con il corpo del pontefice, non distolgono l’attenzione, mentre lo sguardo è catturato dalla mano sinistra, che, impugnando con vigore il pastorale, indica il senso del cammino, che trova solamente nel messaggio salvifico della Croce il suo fondamento. La mano destra aperta indica, poi, la direzione di tale messaggio che deve arrivare nei cinque continenti della terra. Sembra riecheggiare il monito iniziale del suo ministero petrino: «Non abbiate paura, aprite anzi spalancate le porte a Cristo».
La celebrazione si concluderà sul sagrato della Basilica con l’offerta di un omaggio floreale e la recita di una preghiera di lode alla Santissima Trinità per il dono di questo grande uomo.
Alle 21.30, nella Basilica, seguirà la Veglia eucaristica-mariana, nella Festa della Divina Misericordia, tanto cara al Papa polacco.