POLITICA
On. Sandra Lonardo: “E’ colpa di Caldoro, Colasanto e di tutto il Pdl”
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Con i voti della sola maggioranza di centrodestra, l’opposizione è uscita dall’aula per dissenso politico, il Consiglio regionale della Campania ha approvato il pacchetto di norme che prevede anche il superamento del principio della provincializzazione dei rifiuti, che adesso è legge a tutti gli effetti. Con il provvedimento, la Regione si riappropria di alcuni poteri in materia di smaltimento dei rifiuti e di nuovi impianti, consentendo alle province in difficoltà di portare fuori dai propri confini, nell’ottica di una solidarietà regionale, i propri rifiuti.
La norma nel suo complesso, che era già stata approvata come emendamento due settimane fa, è passata con 32 sì e un no. A votare contro l’on Sandra Lonardo, che, a margine dell’incontro per la presentazione delle due liste Udeur a Benevento, ci spiega cosa è successo in Consiglio regionale.
“Se il Sannio ha ricevuto un altro schiaffo in faccia, la responsabilità è da imputare al presidente della commissione ambiente Luca Colasanto e al Pdl, che ha voluto fortemente il superamento della provincializzazione”, ha dichiarato l’on Lonardo,” Io ho votato contro tutta la legge, perchè ci credo molto e ho sofferto quel periodo quando il consiglio regionale si è lottato per l’applicazione della provincializzazione, dopo una sana ricognizione della solidarietà espressa sia da parte di Napoli verso le zone interne che viceversa. Io non ho visto bene questo voler tornare indietro.C’è l’assicurazione che non sarà così, ma io ne dubito.”
Anche la Lonardo, come il consigliere del Pd Umberto Del Basso De Caro, non esclude che il Sannio possa avere tra le sue verdi colline altre discariche. “Napoli potrà ospitare qualche altra discarica,”continua la Lonardo, “ ma io credo che saranno costruite nelle zone interne. Io vorrei tanto che Caldoro e il Pdl che tanto criticano il lavoro del passato per una volta si mettano ad un tavolo e decidano qual’è il ciclo dei rifiuti definitivo.”
Il Pdl intanto, attraverso le dichiarazioni di Giuseppe Cataldo, responsabile provinciale Adesioni del Partito di Berlusconi e candidato alle Comunali, è corso ai ripari, definendo allarmismo pre-elettorale tutte le opposizioni alla norma sui rifiuti. “Lì non c’è scritto”, dichiara in una nota Cataldo, “che se Napoli non ce la fa si apre una discarica nel Sannio ma piuttosto che in caso di crisi in una provincia dovranno essere tutte e cinque le province campane a modificare il proprio Piano rifiuti.”
Piccolo problema per la provincia napoletana, che certo non si è spesa molto in fantasia per il prorpio piano rifiuti e spazio disponibile per ospitare discariche non ne ha. Sta di fatto che nelle legge, non sono previsti, come fatto notare la scorsa settimana dal consigliere regionale del Pd, Del Basso De Caro, né i tempi di questa poco spontanea solidarietà né la definizione delle compensazioni.
In Irpinia intanto serrano le fila per salvaguardare il territorio dal rischio di diventare una provincia-pattumiera