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E’ atteso ora il pronunciamento da parte del Comitato nazionale vini

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In una affollata sala consiliare ‘Tonino De Nigris’ della Camera di Commercio di Benevento, si è svolta l’importante audizione pubblica relativa alle domande di riconoscimento dei nuovi disciplinari a Denominazione di Origine della provincia di Benevento presentate dal Consorzio tutela vini Samnium.
All’incontro, che è stato presieduto da Giuseppe Battistuzzi, presidente della Commissione regionale delegata dal Comitato nazionale vini per la Campania e il Lazio, hanno partecipato i funzionari regionali Carlo Sardo e Luciano D’Aponte, i componenti del Comitato nazionale vini Palma Esposito e Domenico Bosco, Antonio Ciabrelli in rappresentanza della Camera di Commercio di Benevento e Libero Rillo, presidente del Consorzio tutela vini Samnium. Ad illustrare l’idea progetto di modifica e ad effettuare la lettura dei disciplinari proposti, è stato il direttore del Consorzio, Nicola Matarazzo.
In mattinata si sono svolte le disamine dei disciplinari relativi alle Doc-Dop ‘Sannio’ e ‘Falanghina del Sannio’; nel pomeriggio, invece, quella del disciplinare relativa alla Docg ‘Aglianico del Taburno. Da sottolineare che nel corso del dibattito in aula sono emerse poche osservazioni ai disciplinari, tutte di non grande rilevanza: aspetto che ha messo in luce il buon lavoro compiuto fin qui dal Consorzio tutela vini Samnium e che lascia ben sperare circa la valutazione finale a cui sarà ben presto chiamato il Comitato nazionale vini.
Attualmente, ricordiamo, la produzione enologica provinciale si contraddistingue con cinque Doc: ‘Sannio’, ‘Solopaca’ e ‘Solopaca Classico’, ‘Taburno’ e ‘Aglianico del Taburno’, ‘Guardiolo’ o ‘Guardia Sanframondi’, ‘Sant’Agata dei Goti’ o ‘Sant’Agata de’ Goti’.
La proposta di modifica prevede una semplificazione dello scenario, con solo due Doc-Dop. La ‘Sannio’, con sei categorie di vini (tranquillo, frizzante, spumante, spumante di qualità, spumante di qualità metodo classico, passito) e quattro sottozone (o menzioni geografiche aggiuntive), che rappresentano le aree delle attuali Doc. La seconda Doc-Dop sarà la ‘Falanghina del Sannio’, incentrata esclusivamente sull’omonimo vitigno, e che prevede sei categorie (Falanghina del Sannio tranquillo, spumante, spumante di qualità, spumante di qualità metodo classico, passito e vendemmia tardiva) con le medesime sottozone (esclusa ovviamente la Solopaca Classico). A queste due Doc-Dop si andrebbe ad unire la prima Docg della provincia sannita, rappresentata dalla ‘Aglianico del Taburno’, con la sola categoria di vino tranquillo e tre tipologie (rosato, rosso e rosso riserva).
Questa nuova regolamentazione, riducendo il numero delle Denominazioni a vantaggio di una più immediata riconoscibilità legata al territorio di produzione, costituirebbe un risultato decisamente importante per il comparto vitivinicolo sannita.

 

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