CULTURA
Ritornato a Benevento il Messale 29, codice in scrittura beneventana
Ascolta la lettura dell'articolo
E’ ritornato a Benevento l’antico messale 29, manoscritto in scrittura minuscola beneventana. Redatto nel XII secolo, presso lo scriptorium dell’abazia di Santa Sofia, il messale era stato trafugato dagli inglesi durante la seconda guerra mondiale. Messo all’asta da Sotheby ‘s, venne acquistato dal British Museum e poi collacato nella British Library, catalogato come Egerton 3511.
Oggi, nel Teatro Comunale di Benevento, affollato di studiosi, interventuti per il sesto congresso internazionale di mediolatinistica, si è svolta la cerimonia di ritorno a casa dell’antico manoscritto. Momento di commozione all’apertura della custodia che ha preservato il codice nel suo viaggio di ritorno. L’antico messale, in buono stato, tranne che per piccoli danni provocati dall’acqua, è stato mostrato alla sua città. Atto formale che ha suggellato questo momento è stato la firma del verbale di cosegna. Il verbale, redatto dal Cancelliere Arcivescocile don Gianmpiero Pisaniello, è stato vidimato dal mos. Laureato Mario, direttore della Biblioteca Capitolare, mons. Mario Iadanza, direttore dell’Ufficio diocesano Cultura e Beni culturali, S.E. Andrea Mugione.
Il testo è stato consegnato dall’avvocato inglese Jeremy Scott, nelle mani di Mons. Andrea Mugione, Arcivescovo di Benevento, di Fausto Pepe, sindaco della città, di mons. Pasquale Fusco, Presidente del Capitolo della Chiesa Cattedrale.
Nei prossimi mesi, la scrittura beneventana e il messale 29, saranno oggetto di appositi incontri di approfondimento su iniziativa di don Mario Iadanza, direttore della biblioteca capitolare, dove il manoscritto troverà dimora, riempiendo così quello spazio, il 29. Il messale infatti rientrava in una collana di 41codici.
Si conclude così un iter legale, iniziato nel 1978, per riavere l’antico manoscritto. E se oggi la grande cultura medioevale Beneventana si ricongiunge con un suo figlio, buona parte del merito è dell’avvocato inglese, Geremy Scott, a cui nei prossimi mesi sarà concessa la cittadinanza onoraria,e che in questi anni ha perorata la causa del messale 29 presso gli inglesi.
A pagina 159 del messale 29, sono riprodotte note di un canto beneventano. Per ricordare questo patrimonio importante ma poco conosciuto della tradizione musicale della Benevento altomedievale, venerdì nella chiesa di Santa Sofia, alle ore 21.30 si terra un concerto di canto beneventano.
Erika Farese