Comune di Benevento
Consegnata all’avv. Jeremy Scott la cittadinanza onoraria
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La storia del ritorno a Benevento del Messale 29, codice del XII secolo in scrittura beneventana, è strettamente legata alla tenacia e alla forza di volontà dei un uomo, l’avvocato inglese Jeremy Scott, che è riuscito a far si che il Parlamento Inglese modificasse una legge per permettere, dopo 70 anni, la restituzione del manoscritto alla città di benevento. Dall’11 novembre scorso il codice, proveniente dalla British Librery, è custodito nella biblioteca capitolare, in quel posto, il 29, per troppo tempo restato vuoto.
La città di Benevento ha voluto dimostrare la sua gratitudine all’avvocato Jeremy Scott, conferendogli la cittadinanza onoraria, durante un consiglio comunale convocato ad hoc.
“Siamo grati all’avvocato Scott – ha esordito il sindaco di Benevento – per la tenacia con la quale ha condotto la sua azione professionale, al fine di restituire il prezioso documento storico alla nostra città.”
Questo tassello mancante della storia e della scrittura beneventana, di pregevole valore paleografico, grazie alla lavoro sinergico dell’avvocato Scott e della Curia di Benevento, è ritornato nella sua terra natia.
Dopo Mimmo Palladino, Forest Kelly, Ugo Gregoretti e Virginia Brown, quest’ultima protagonista del travagliato iter per la restituzione del messale 29, Jeremy Scott è uno dei nuovi ed illustri cittadini onorari di Benevento.
Presenti alla consegna della cittadinanza onoraria, oltre il console inglese, l’Arcivescovo mons. Andrea Muggione, l’ex archivescovo Sprovieri, mons. Laudato Maio, direttore della biblioteca capitolare, e Mario Iadanza, promotore del conferimento a Scott della cittadinanza onoraria. I protagonisti del ritorno dell’antico messale, che non hanno mai smesso di credere di poter mostrare un giorno, alla città, il messale, scitto da manuensi nel chiostro di santa sofia.
“Jeremy Scott – ha commentato l’Arcivescovo, Andrea Mugione – entra oggi a far parte della comunità civile e religiosa di Benevento. Saluto con gioia il conferimento della cittadinanza onoraria e ringrazio il sindaco Fausto Pepe e tutti coloro che si sono adoperati per tale prestigioso riconoscimento”.
“Una vicenda particolare, per la quale l’avvocato Scott rappresenta l’anello d’oro della catena, l’elemento senza il quale non avremmo festeggiato il ritorno a casa del Messale”, ha affermato il già Arcivescovo di Benevento, Mons. Serafini Sprovieri.
Emozionato l’avvocato Scott, che, come da lui ricordato, quando ha iniziato a seguire il caso per la restitruzione del manoscritto, non sapeva nemmeno dove si trovasse Benevento, ma il nome gli evocava l’immagine di calde sere d’esate nel sud italia e il profumo di un buon bicchier di vino.
Ad accompagnare la cerimonia di consegna della cittadinanza onoraria, gli inni nazionali inglese ed italiano, esiguiti dal coro "Santa Cecilia" della Cattedrale di Benevento, diretto dal maestro Lupo Ciaglia.