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CULTURA

CIVES: incontro su De Gasperi e l’ “Utopia del Centro”

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Si è tenuta mercoledì 23 gennaio la settima lezione di “CIVES – Laboratorio di Formazione al Bene Comune”, svoltasi presso il Centro di Cultura “Raffaele Calabria”. L’incontro ha visto il prof. Luigino Rossi (ordinario di Storia Contemporanea e Preside della Facoltà di Scienze Politiche dell’Università di Salerno) nelle vesti di relatore sulla figura di Alcide De Gasperi.

Ettore Rossi (Direttore dell’Ufficio per i Problemi Sociali e il Lavoro della diocesi di Benevento) ha salutato i partecipanti introducendo il grande statista, modello per un impegno – allora come oggi – di rifondamento della coscienza civile: “De Gasperi si impegnò nella ricostruzione del Paese su fondamenta nuove, dopo il Fascismo e la Seconda Guerra Mondiale: riuscendo a guardare più avanti rispetto a tanti, si battè – gia con il documento “Le idee ricostruttive” pubblicato nel 1943 – per la libertà politica e di pensiero, per l’indipendenza della magistratura, per la partecipazione dei lavoratori all’utile e al capitale delle aziende, per la fondazione di quella che oggi è l’Unione Europea”.

Di seguito, il docente salernitano ha saputo offrire una coinvolgente riflessione sulla biografia dello statista, presentata nella chiave di responsabilità del singolo in quanto cittadino, offre ancora oggi molteplici suggestioni: “De Gasperi è stato l’uomo della grande utopia del centro – ha esordito Rossi – della mediazione, nonostante i suoi inizi più giacobini.

Le sue vicende hanno radici profonde nella Chiesa della Rerum Novarum, quando i cattolici uscirono dalle sacrestie irrompendo nella società civile”. Attraverso diverse tappe della sua vicenda politica e umana, come la sua esperienza di deputato a Vienna e a Roma, e il dolore della prigionia durante il Fascismo (da cui fu salvato grazie all’assunzione nella Biblioteca Vaticana), è emersa l’immagine dell’uomo protagonista del processo di ricostruzione post-bellica, purtroppo oggi dimenticato troppo in fretta.

“Lui ha guidato la svolta repubblicana del nostro paese, – ha continuato il docente – si è impegnato per la sua credibilità durante le trattative di pace, pur rappresentando una nazione sconfitta: anche grazie a questo grande lavoro è riuscito ad essere uno dei padri della nostra Unione Europea che ha, non dimentichiamolo, profonde radici cristiane. Con estremo realismo, ha portato avanti il suo progetto politico traghettando una nazione dalla dittatura alla democrazia”.

Il ritratto è quello di un uomo politico diverso da quello al quale siamo oggi abituati, fatto di impegno, di concezione della politica non come un privilegio personale, orientato al Bene Comune.

Avviandosi alla conclusione della lezione, il docente ne ha “svelato” il probabile segreto, la forza dalla quale è riuscito a realizzare il suo impegno civile e politico nonostante tante difficoltà: “Egli viene consegnato alla Storia perché è stato sollecitato da grandi utopie, come l’Europa Unita e quella di un centro costruito attraverso la costante pacificazione delle parti in opposizione”. E’ stato anche colui che ha riunito la galassia cattolica, mediando tra le sue diverse anime.

“La dispersione cattolica – ha spiegato – non è una novità di oggi”. Ma, soprattutto, Alcide De Gasperi ha traghettato la Repubblica verso il miracolo economico, attraverso il coinvolgimento delle forze sociali nella ricostruzione.

La definizione più bella che ha consegnato il Prof. Luigino Rossi alla fine ai partecipanti a CIVES è stata di De Gasperi “vero facitore di pace”, secondo l’insegnamento evangelico.

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