POLITICA
Province, lo studio del ministro Giarda: “Con il riordino risparmi tra 370 e 535 milioni di euro”

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Sono stimati tra 370 e 535 milioni di euro i risparmi potenziali derivanti dall’accorpamento delle Province, dalle attuali 86 a 51 (comprese le aree metropolitane), previsto nel decreto legge del 5 novembre 2012 n. 188.
I dati emergono da un esercizio econometrico elaborato dal ministro per i rapporti con il Parlamento, Piero Giarda. Si tratta di valori compresi tra il 5% e il 7% della spesa corrente al netto degli interessi attualmente sostenuta dalle province.
Lo studio evidenzia come due province piccole di circa 200mila abitanti ciascuna, ad esempio Biella con circa 187mila abitanti e Vercelli con circa 180mila abitanti, hanno spese correnti pro-capite rispettivamente pari a 212 e 258 euro, maggiori delle spese pro-capite di una provincia come Cremona che, con i suoi 363mila abitanti presenta una spesa di 185 euro.
La nuova provincia Biella-Vercelli con i suoi 367mila abitanti presenta un valore di spesa stimata pari a 186 euro pro-capite. In una nuova provincia, le spese pro-capite stimate applicate agli abitanti complessivi delle due province sono notevolmente inferiori alla somma delle spese stimate per le due province attuali.
Sostituendo due province piccole con una provincia più grande si realizzano economie di scala: in altre parole si hanno minori spese complessive. In prospettiva, conclude lo studio, la spesa delle Province avrà modificazioni significative rispetto alla situazione attuale per la riduzione delle funzioni che sono loro assegnate.