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Ecco ‘DivinaMENTE abili’, terapia occupazionale nelle vigne per promuovere l’inclusione sociale
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Un piano sperimentale di terapia occupazionale teso a consolidare autonomia, condivisione e inclusione sociale, promuovendo al contempo le eccellenze vinicole del territorio.
Presentata oggi pomeriggio, a Sant’Agata de’ Goti, l’iniziativa ‘DivinaMENTE abili’. Crescere come una vite per diventare buon vino’, organizzata dal Centro Medico di Diagnostica e Riabilitazione del comune caudino, in collaborazione con l’Associazione Nazionale Città del Vino, i cui ospiti affetti da disabilità saranno coinvolti in una serie di attività relative a cura delle viti, vendemmia, produzione e trasformazione vinicola.
Si tratta di un progetto tanto lodevole quanto innovativo, in grado di stimolare nei pazienti una maggior consapevolezza delle proprie abilità, arginando quel senso di emarginazione e isolamento che spesso affligge i disabili, e al tempo stesso sviluppare competenze nel settore della viticoltura, grazie al costante supporto di terapisti occupazionali specializzati, rafforzando autostima, senso pratico, spirito di gruppo e attaccamento alle proprie radici, come spiegato da Teresa Ciarlo, psicologa del CMR.
A descrivere struttura e finalità dell’intero progetto è Marco Razzano, vice coordinatore regionale di Città del Vino.
Le interviste nel servizio video