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Comunali, l’ex presidente di Gesesa e Amts con Perifano per ‘una città a misura di tutti’

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L’ex presidente di Gesesa e dell’Amts, Mirko Francesca, da sempre attivo nel Partito democratico, scende in campo per la tornata amministrativa del prossimo autunno a sostegno del candidato sindaco, Luigi Diego Perifano nella lista Pd.
La sua candidatura arriva per la prima volta come coinvolgimento diretto e in prima persona ”perché – ha spiegato a Ntr24 – vedere la mia città abbandonata a se stessa soprattutto negli ultimi anni in cui sono aumentati il degrado e la disattenzione alla vivibilità dei quartieri, dove sono stati i cittadini spesso a prendersi carico della pulizia del verde e delle strade, mi ha spinto a dare una mano.”
La scelta di affiancare il candidato sindaco Perifano, nell’ambito della coalizione Alternativa per Benevento all’interno di una lista targata Pd, è, da un lato il risultato naturale di un percorso di attivismo e di militanza che lo ha portato ad essere sempre di supporto ai vari candidati che si sono succeduti negli anni, e dall’altro frutto della piena condivisione del progetto di città che Perifano ha in mente per Benevento.
”Abbiamo assistito in questi anni – ha detto Francesca– all’assenza di una vera programmazione per il futuro e di un progetto di crescita della città, con la conseguenza che Benevento è diventata poco vivibile. Con Perifano ho avuto numerosi colloqui e confronti e la sua idea di Benevento a colori si sposa in pieno con la mia visione di città.”
Da ex amministratore di due importanti società partecipate del Comune di Benevento, come l’Amts e la Gesesa, Francesca ha chiare le priorità in tema di mobilità e di servizi che trovano risposta concreta nei contenuti programmatici del candidato sindaco di ApB: dalla sua posizione ”è necessario ottimizzare i servizi in città attraverso una nuova programmazione degli stessi che crei vantaggi e utilità ai cittadini e agli utenti”. Ha raccontato, in proposito, il paradosso della delocalizzazione degli uffici della Gesesa, ”difficilmente raggiungibili dagli utenti” e la concentrazione di altri nel centro cittadino che ”invece crea ingorghi e traffico”.
E allora ”puntare ad una riorganizzazione dei trasporti con un piano linee adeguato alle nuove esigenze dei cittadini e degli studenti universitari, aumentare le corse con nuovi mezzi, rifunzionalizzare e valorizzare il terminal bus che l’amministrazione Mastella vorrebbe spostare, individuare nuove aree per parcheggi nel centro urbano con un abbonamento a tariffe agevolate, o recuperare quelle dismesse, possono rendere più attrattiva la città e agevolare anche lo sviluppo del commercio.”
Accompagnare questo tipo di azioni con il potenziamento e l’adeguamento delle infrastrutture di collegamento con l’esterno, a partire dalla ”Telese – Caianello che con gli interventi in atto diventerà la nuova Appia, e recuperare il progetto del collegamento tra Benevento e Caserta, metterebbe di nuovo la nostra città al centro.” Priorità, secondo Mirko Francesca, che aiuterebbero senz’altro il turismo, che va declinato sul patrimonio artistico-culturale ed enogastronomico, e l’attrattività.
Ma per il candidato Pd è necessario che ”il Comune diventi promotore delle azioni di crescita, facendosi portavoce delle esigenze del territorio o soggetto capofila di progetti per la formazione finalizzata al lavoro in collaborazione con l’università che, dal canto suo, dovrebbe adeguare i propri corsi alle vocazioni locali per prevenire lo spopolamento e la fuga dei giovani.”
Una Benevento rinnovata che deve puntare anche secondo Francesa ”alla crescita educativa dei giovani attraverso la valorizzazione degli sport cosiddetti minori con il recupero, ad esempio, delle aree verdi dove creare strutture sportive libere o degli impianti chiusi da tempo.”
Una visione di città a misura di tutti, dunque, quella che propone Francesca e che ricalca i contenuti programmatici della coalizione guidata da Perifano di cui sposa anche l’approccio per quel che riguarda la formazione delle liste: pochi ma buoni, potremmo dire in sintesi. Secondo Francesca, infatti, ”è necessario guardare alla qualità dei candidati e delle liste per costruire un cambiamento della città. Mentre – ha chiosato – il sindaco uscente pensa alla quantità. Questo non contribuisce a un dibattito serio in quanto con la maggior parte dei candidati – ha concluso – è difficile confrontarsi su problematiche serie.”