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POLITICA

Asi, Iannace revocato dal Cda: le reazioni della politica

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Nascenzo Iannace, sindaco di San Leucio del Sannio e neo coordinatore provinciale di Forza Italia nel Sannio, non è più un componente del consiglio d’amministrazione dell’Asi, il consorzio per lo sviluppo industriale di Benevento. A comunicarlo è stato lo stesso Iannace che ha ricevuto una comunicazione ufficiale.

Sulla vicenda è intervenuto anche il sindaco di Benevento Clemente Mastella: “Ritengo che quando si assumono incarichi politici e si afferma che bisogna lavorare per costruire un’alternativa al sindaco che ti ha nominato, correttezza e coerenza avrebbero imposto le dimissioni”.

“La revoca di Nascenzio Iannace dal Consiglio Generale dell’ASI è la plastica dimostrazione di una visione feudale della politica che deve essere archiviata definitivamente, se vogliamo che il Sannio abbia una sola possibilità di rinascita. Siamo nel 2020, non nel medioevo, ma il messaggio devastante insito nella decisione assunta dal sindaco di Benevento è che se se rimani fedele, se indossi i panni del servo sciocco forse potrai essere beneficiato dal tuo padrone, diversamente se sei una donna o un uomo libero, indipendente, con un’autonomia di pensiero e azione, devi essere messo alla porta”.Con queste parole, invece, interviene il candidato di Forza Italia al Consiglio Regionale della Campania, Domenico Mauro, che censura la decisione notificata in mattinata al neo coordinatore provinciale degli azzurri dalla segreteria di Clemente Mastella.

“All’amico Nascenzio Iannace esprimo pubblicamente tutta la mia vicinanza e solidarietà per una revoca, rispetto alla quale a mio avviso ci sono anche degli ampi profili di illegittimità, che non è uno sfregio alla persona, ma solo un’offesa alle istituzioni e uno schiaffo alla democrazia. Mi spiace sottolineare il triste declino di un politico come Mastella, il quale nonostante abbia, nella sua quarantennale carriera,  ricoperto ruoli e funzioni di primissimo piano, oggi per tener uniti i suoi ascari, sacrifichi la sua storia personale per una manciata di voti”.

“Desidero esprimere pubblicamente la mia  piena e convinta solidarietà al neo coordinatore provinciale di Forza Italia, Nascenzio Iannace, imprenditore di grande spessore e Sindaco di San Leucio del Sannio, per la revoca  dal CdA dell’ Asi.

Tale revoca evidenzia disinteresse verso il nostro territorio che perde un punto di riferimento importante e di grande esperienza del mondo imprenditoriale. Mi auguro che la classe imprenditoriale abbia uno scatto d’orgoglio e prenda le distanze da un gesto di mera arroganza politica”, così Anna Rita Russo, candidata alle Regionali nella lista di Forza Italia. 

“Desidero esprimere solidarietà piena a Nascenzio Iannace, vittima delle epurazioni mastelliane”. Il candidato consigliere regionale Domenico Matera – schierato tra le fila di Fratelli di Italia – interviene rispetto alle ultime evoluzioni che hanno riguardato il Cda dell’Asi Benevento.

“Nascenzio Iannace – spiega l’anche sindaco di Bucciano – è stato revocato dal ruolo di consigliere che rivestiva in seno al CdA Asi, Organo presieduto dal mastelliano Luigi Barone, guarda caso a pochi giorni dalla nomina dello stesso Iannace quale Coordinatore di Forza Italia. La scure mastelliana si è, pertanto, abbattuta per punire scelte politiche che sono differenti rispetto a quelle di regime. O con me o contro di me, in sostanza, il credo del sovrano di Ceppaloni. E badino bene quelli che lui ritiene essere sudditi: se si dissente dal verbo imperiale, si farà la fine del Iannace. E’ il trionfo della pretesa di asservimento, senza concessione di diritto di riflessione e di pensiero. Punire Iannace per avvertire tutti: guai solo ad immaginare di poter avere autodeterminazione intellettuale. Ribadisco la mia vicinanza a Iannace – insiste Matera – persona capace, amministratore attento. Ora, però, diffidiamo da altre nomine in luogo del “revocato” Iannace: non vorremmo che qualche malpensante possa accostare una eventuale neo-designazione nel Cda Asi all’imminente momento elettorale…

Al di la della pochezza morale di questa revoca – incalza Matera – vi è anche un aspetto formale da non trascurare. Iannace fu nominato, infatti, nel Consiglio in questione in quota Comune di Benevento. Ora, quindi, viene revocato su basi “giuridiche” che sono nulle: l’articolo 9 del Regolamento Consiglio comunale di Benevento – approvato con delibera 7/2020 – che disciplina la nomina e la revoca di rappresentanti del Comune presso Enti ed Istituzioni vari, non contempla la diversità di pensiero politico tra le casistiche di revoca. Nè invochino Mastella o Barone il ‘venir meno del rapporto fiduciario’. Perchè questa fattispecie non ingloba affatto la diversa appartenenza partitica. O, forse – incalza Matera – tal punto “Lesa maestà politica”  risulta inserito nelle Dodici Tavole mastelliane. Paradossale, poi, che Mastella invochi principi di coerenza. Lo stesso afferma, infatti, di essersi aspettato le dimissioni di Iannace per le diverse scelte intraprese rispetto a chi (lui) lo aveva nominato nel Cda Asi. Mastella che predica coerenza è il trionfo dell’assurdo: lui e la coniuge, eletti grazie ai voti del centrodestra rispettivamente a sindaco di Benevento ed al Senato ed ora transitati nel centrosinistra, non paiono aver posto in essere alcuna dimissione. Vale per gli altri, per me no. Auspichiamo, e qui concludiamo, che tante professionalità, uomini e donne di sicuro valore, abbiano uno scatto di dignità e taglino i fili che li legano al burattinaio”.

“Non posso che dichiararmi vicino a Nascenzio Iannace dopo la sua revoca da consigliere Asi”. Così l’ex assessore Antonio Reale.

“Se due indizi – spiega – fanno una prova è evidente, con la mia revoca prima e quella di Iannace oggi, che Mastella abbia ormai deciso di circondarsi di claque annuenti e applaudenti piuttosto che di amministratori leali e coerenti ma poco avvezzi a genuflettersi senza condizioni. Se è questo il modello che vuol perseguire il sindaco di Benevento prosegua pure, ma è già lampante che seppur applaudente e annuente quella claque si sta restringendo sempre di più. D’altronde non è certo una nomina in un cda a frenare il percorso di un amministratore bravo e capace come Nascenzio, peraltro oggi parte del percorso di rafforzamento e rinnovamento di Forza Italia nel Sannio”.

“Nel leggere della revoca dal C.d.A. Asi di Nascenzio Iannace, mi sembra di essere ritornati al Regno Delle Due Sicilie, allorchè il soprannominato Franceschiello aveva potestà di vita e di morte sul Regno delle Due Sicilie. Il Franceschiello sannita, non curante dell’intelligenza, della coerenza, della serietà e dei ruoli, interviene con una revoca da componente del C.d.A. Asi del Sindaco di San Leucio del Sannio, neo coordinatore provinciale di F.I., Nascenzio Iannace che, con schiena dritta, non aduso alla giostra e a salti a destra e a manca, non si è inginocchiato alle scelte e disposizioni impartite dal despota del momento, divenuto Sindaco della città di Benevento nelle fila di Forza Italia, parimenti la Sua metà, Senatrice della Repubblica”. Così il segretario cittadino di Forza Italia, Andrea de’ Longis.

“Questa meschina attività – conclude – si rivolge direttamente a chi l’ha posta in essere. Non credo che i cittadini del Sannio, popolo guerriero ed orgoglioso, possano applaudire a tale iniziativa, laddove l’incaricato e nominato Presidente del C.d.A. Asi risulta essere colui che prima ha traghettato il Franceschiello sannita alla Corte dello sceriffo della Campania, di poi è stato l’organizzatore del Circolo mastelliano, che dimostra il doppio pesismo usato dallo stesso nell’avere invocato il venir meno del rapporto fiduciario solo nei confronti di Nascenzio Iannace e prima ancora di Antonio Reale. E’ un pessimo messaggio, che avrà il suo epilogo il 20-21 settembre prossimi e successivamente all’appuntamento amministrativo 2021. Non posso che condividere ed apprezzare le scelte di Nascenzio Iannace e Antonio Reale, che non hanno piegato la schiena né ad “estorsioni”, né a compromessi subdoli, esprimendo Loro la mia personale e della Segreteria Cittadina F.I. piena ed incondizionata solidarietà e vicinanza umana e politica, invitando Tutti quei cittadini che hanno ed avranno uno scatto di orgoglio e coerenza a riflettere su questi episodi, in favore di chi non è aduso a vendersi per motivi personali, prediligendo il progresso del Territorio amministrato”.

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