POLITICA
Impianto rifiuti a Ponte Valentino, il Movimento Animalista attacca
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“Cari sanniti, fatevene una ragione, Benevento è destinata ad essere la discarica della Campania, la pattumiera, il mondezzaio, il cesso di provincia dove sversare migliaia di tonnellate di monnezza col bene tacito degli amministratori locali che, salvo qualche flebile opposizione puramente di facciata, nulla faranno contro quello che è un progetto ben designato di rendere la provincia di Benevento la cloaca d’Italia a cielo aperto la cui puzza sarà percettibile da Latina a Foggia, ovviamente con ripercussioni positive su turismo e sviluppo, d’altronde chi di noi non è mai andato in viaggio di piacere in una discarica?”. Così in una nota il Movimento Animalista di Benevento.
“Se vi fosse sfuggita la cosa – spiega la nota -, c’è l’intenzione – tra l’altro con la “benedizione” del Sindaco Mastella – di realizzare 3 progetti e la costruzione dei relativi impianti per il trattamento rifiuti tra Ponte Valentino, San Giorgio del Sannio e San Nicola Manfredi, progetti che prevedono la creazione di siti per la trasformazione della “monnezza” per generare biogas ed alimentare termovalorizzatori, obiettivi nobili per carità ma qualcosa non torna. Il primo, il quantitativo da smaltire: la provincia sannita produce circa 38.000 ton/anno ed il solo impianto di Ponte Valentino, consentirebbe la lavorazione di oltre 110.000 ton/anno, quasi 3 volte la quantità prodotta dall’intero Sannio ergo la monnezza di altri verrà portata in zona industriale con trasporto gommato, 6 gg alla settimana, con oltre 50 tir che percorreranno quotidianamente le nostre strade, profumando il loro percorso della tipica fragranza dell’immondizia ed allietando l’udito del centro abitato con il loro silente pasaggio. Nota: se sommassimo i numerici degli altri impianti il totale equivarrebbe a tutta la frazione di monnezza dell’intera Campania, come precedentemente affermato, il bidone di monnezza della Regione.
La seconda – spiega -. La società che dovrebbe gestire l’impianto è una Srl con capitale sociale di 10.000 euro e la cui attività nasce esclusivamente per la gestione del sito. La cosa grave è che la presenza dei rifiuti tossici è certa, conclamata, ma non si sa dove siano seppelliti, un fatto di gravità assoluta e che dovrebbe far scendere sul piedi di guerra tutti, da presidenti a sindaci, per impedire ulteriori danni ad una provincia martoriata da discariche nate per contenere la monnezza altrui, piccoli centri devastati con turismo azzerato, disoccupazione al massimo, zero crescita demografica legata alla fuga dei giovani spaventati dal futuro, interi paesi destinati a sparire e che saranno “il fantasma di un tempo passato” dove non ci sarà più nessuno a difendere la propria terra e forse, è proprio questo il progetto: far scappare via i giovani che potrebbero essere l’unico ostacolo alla liberalizzazione più sfrenta in spregio a salute, ambiente e paesaggio.
E fate bene attenzione – attacca il Movimento Animalista – di tutta la provincia non importa un fico secco a nessuno. Il Sannio non è un bacino elettorale consistente, non faremo mai la differenza sull’ago della bilancia politica perché non “produciamo” milioni di voti e di conseguenza siamo sacrificabili; a questo dovete aggiungere la nostra totale strafottenza, apatia e disinteresse verso i problemi del territorio che consente ai suddetti di fare quello che vogliono ed avrete un quadro preciso della situazione.
Un inciso, piccolo – conclude -. Abbiamo fatto e stiamo facendo strenua opposizione all’impianto di compostaggio di Sassinoro con il supporto di una piccola parte di popolazione e del consigliere d’opposizione di F.d.i. L. Di Sisto – che in tempi non sospetti metteva in guardia la popolazione della paventata realizzazione del sito – e pur avendo diverse visioni politiche, nella difesa del territorio trovano l’obiettivo comune da raggiungere; sarebbe cosa gradita e meravigliosa ritrovare tale spirito combattivo e d’unione anche sulle future problematiche poc’anzi descritte e che molto hanno in comune con il piccolo centro del “versante molisano” sannita”.