Provincia di Benevento
Cimitile: ‘Tutti hanno compreso che anche Sant’Arcangelo è precaria’

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E’ tuttora in corso la riunione convocata dal presidente della Regione Campania, Stefano Caldoro, per discutere sulla emergenza rifiuti con i presidenti delle Province. In una pausa dei lavori il Presidente della Provincia di Benevento, Aniello Cimitile, ha rilasciato la seguente dichiarazione.
"I partecipanti alla riunione hanno preso atto della devastante situazione in cui si trova la città di Napoli a causa della giacenza di centinaia di tonnellate di rifiuti tal quale per le strade e della assoluta urgenza di un intervento non più dilazionabile da parte del Governo centrale per la soppressione di ogni vincolo al trasferimento dei rifiuti fuori regione, senza il quale rischia seriamente di entrare in crisi irreversibile l’intero sistema campano con la conseguente dichiarazione dello stato di emergenza.
In considerazione di questo e grazie al senso di responsabilità dei presidenti delle Province è stato avviato un percorso per far fronte alla situazione fino al 15 luglio per evitare il disastro. Tutti peraltro hanno riconosciuto la precarietà assoluta dell’impianto di discarica di Sant’Arcangelo Trimonte ed hanno pertanto cancellato ogni richiesta per aumentare i flussi verso di essa rispetto a quelli attuali. In tale contesto, il presidente Cimitile ha discusso con il Governatore e con l’assessore regionale all’ambiente Romano le maggiori problematiche e criticità che si registrano nella gestione del ciclo dei rifiuti nel Sannio e sono stati individuati interventi che potranno evitare che il sistema vada in corto circuito in questa provincia".
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Il tavolo così riuniti ha eleborato un piano d’azione condiviso perché si possa garantire un "graduale e costante miglioramento" della situazione rifiuti a Napoli e in provincia (pur non escludendosi la proclamazione dello stato di emergenza). La riunione si è conclusa – si legge in una nota – con la definizione di un Piano di azione condiviso da tutti i partecipanti, nell’ambito dell’accordo sottoscritto il 4 gennaio 2011 presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri, che, "nella particolare situazione di criticità nella gestione del ciclo dei rifiuti dovrebbe, se attuato in tutte le sue parti, garantire un graduale e costante miglioramento della situazione a Napoli e in provincia". Il programma sarà monitorato ogni 24 ore dalle istituzioni coinvolte. L’intesa raggiunta è "un estremo tentativo limitato nel tempo che, in assenza del provvedimento del Governo ancora sollecitato, non potrà che comportare lo stato di emergenza".
In sostanza, le istituzioni non napoletane metteranno a disposizione la capacità ricettiva della propria impiantistica, laddove permesso, per smaltire gli ‘arretrati’ partenopei.