POLITICA
Manifesti, ‘un gesto che offende la dignità degli uomini’

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Sulla vicenda dei manifesti elettorali che hanno equiparato a dei "traditori" i sei consiglieri comunali che con il loro sostegno alla minoranza hanno determinato la caduta dell’amministrazione comunale, interviene con una nota Giovanni D’Aronzo, del Partito Socialista.
"Un gesto vile che offende la dignità degli uomini. Provo grande amarezza per quanto accaduto ai consiglieri comunali vittime di un vile gesto, tutto ciò si verifica quando la bassa politica azzanna anche i valori umani. L’affissione di manifesti e volantini contro persone che hanno dato il proprio contributo politico a questa comunità, è sicuramente da considerarsi uno squallido agire politico, siamo di fronte ad una degenerazione della politica. Farlo, poi, nel giorno della Santa Pasqua, dove il rinnovamento dello spirito, i valori cristiani ci invitano ad amare e rispettare il prossimo, assume aspetti davvero preoccupanti. Simili comportamenti, possono scatenare anche azioni violente mettendo a rischio la incolumità delle persone e dei propri familiari. La politica, ed i partiti, hanno il compito di ritrovare l’alveo naturale del confronto, promuovendo incontri e dibattiti sui contenuti e non sull’agire politico delle persone. Quest’ultimo aspetto, è sottoposto al giudizio dei cittadini, che sapranno ben valutare e giudicare quando chiamati alle urna.
Mi sento di esprimere la mia solidarietà agli amici di sempre, che in queste ore stanno vivendo un momento di grande delusione per un comportamento di basso profilo politico.
Il manifesto a firma del Partito Democratico e della lista civica Unione per Benevento, assume aspetti sconcertanti, io stesso provo vergogna e delusione per le persone che hanno ideato questo manifesto, che pur credendo di ricevere da tale propaganda politica consensi, hanno travolto e calpestato la dignità delle persone e delle famiglie, nello stesso tempo, ci rafforzano e ci fanno sentire ancora più convinti, della scelta effettuata a sostegno della coalizione di Carmine Nardone”.