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Musica, teatro e libri: l’istituto “Livatino” di San Marco dei Cavoti ricorda la Shoah con due giorni di cultura

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    Liceo Classico R. Livatino di San Marco dei Cavoti
    Studenti: Dora Vella, Antonio Zenca, Mariapina Coico, Annarita Iammucci
    Docente di progetto: Rosanna Tremonte
    Tutor ntr24: Giammarco Feleppa

    Musica, teatro e libri: l'istituto

    Per non dimenticare gli occhi innocenti di tutti coloro che subirono le atrocità dell’Olocausto, identificato con il termine “Shoah”, l’istituto “Livatino” di San Marco dei Cavoti è stato ancora una volta protagonista con una due giorni di iniziative culturali con l’obiettivo di ricordare l’orribile genocidio.

    La giornata del 28 gennaio si è svolta presso il Palazzo Colarusso a cura della professoressa Lucia Gangale. Alcune classi del liceo si sono cimentate nella lettura delle testimonianze di sopravvissuti ai campi di concentramento.

    La manifestazione è stata accompagnato dalla dolce melodia di un violino, di un flauto traverso e di una tastiera. A conclusione della giornata la proiezione del film “Hotel Meina”.

    Il giorno dopo, invece, spazio anche al teatro e alla letteratura grazie al lavoro della prof. Rosanna Tremonte. Al Palacrok di San Marco dei Cavoti, infatti, la compagnia teatrale “Meridiani perduti” ha portato in scena la rappresentazione “Italiano prigioniero sono”, storia di due soldati italiani deportati nei campi tedeschi e salvati dall’arrivo dell’Armata Rossa a Berlino.

    Lo spettacolo teatrale è stato seguito dalla presentazione “Nola, cronaca dall’eccidio” di Alberto Liguoro, originario del comune fortorino e figlio di un soldato italiano fucilato dai tedeschi. L’autore definisce l’omicidio del padre un “crimine di guerra” e spiega ai ragazzi del progetto “Giovani Cronisti” le difficoltà che ha comportato questa tragedia nella sua vita.

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