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Ristorò, la soddisfazione di Altrabenevento: “Il Giudice del Lavoro annulla il licenziamento di una dipendente”

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“Con la sentenza numero 1818/2015 emessa ieri 25 giugno, il Giudice del Lavoro, Claudia Chiarotti ha ordinato alla società Ristorò la immediata reintegra della lavoratrice Lucia Izzo nel suo posto di lavoro presso il centro di cottura del servizio di mensa scolastica, condannando la ditta al pagamento di una indennità pari all’ultima retribuzione dal giorno del licenziamento, 11 febbraio 2015, ad oggi e al pagamento delle spese processuali”. A comunicarlo è il presidente di Altrabenevento, Gabriele Corona.
“La signora Lucia Izzo – secondo quanto scrive Altrabenevento – era stata licenziata perché si era rifiutata di sottoscrivere una dichiarazione già predisposta, con la quale avrebbe dovuto dichiarare di aver visto una sua collega fotografare in cucina pentole indecenti utilizzate per cucinare i pasti per i bambini. La dott.ssa Chiarotti, dopo aver rigettato alcune eccezioni procedurali, ha rilevato che ‘dagli elementi raccolti emerge che la Izzo si rendeva colpevole esclusivamente di non aver riferito all’azienda che altra lavoratrice scattava fotografie nei locali aziendali. A parere del Giudice, tale comportamento non giustifica un provvedimento espulsivo in quanto non costituisce comportamento idoneo a ledere il rapporto di fiducia’.
Secondo il Giudice del Lavoro – prosegue la nota – “la ricorrente si è limitata a non riferire quanto a sua conoscenza in ordine al fatto che altri scattava fotografie, comportamento che non rientra tra i suoi doveri, posto che non è dovere del lavoratore relazionare su comportamenti- peraltro non palesemente illegittimi o illeciti- tenuti da altri.” Pertanto il giudice Chiarotti, accogliendo il ricorso presentato dall’avvocato Maria Maio, difensore della signora Lucia Izzo, ha concluso ritenendo “l’insussistenza di un fatto qualificabile come giusta causa di licenziamento” ed ha ordinato la reintegra della dipendente.
Si tratta di una decisione importante – conclude Corona – che rende in parte giustizia alla dipendente della Ristorò la quale, al pari di altre lavoratrici, non si è messa la coscienza sotto i piedi, raccontando cosa succedeva veramente nelle cucine della Ristorò. La signora Lucia Izzo non si è piegata neppure quando ha dovuto prendere atto, con amarezza, che il suo sindacato, la Cisl, non l’ha mai né tutelata né sostenuta. Attendiamo adesso le decisioni del Giudice del Lavoro sui licenziamenti di altre due dipendenti ‘infedeli’ della ditta, e le conclusioni delle indagini della Procura della Repubblica sul servizio per la somministrazione dei pasti ai bambini delle scuole materne ed elementari della città”.