POLITICA
Lista dei manager della sanità, le prime indiscrezioni

Ascolta la lettura dell'articolo
Demitiano doc, debutta quasi a sorpresa nella long list dei manager della sanità campana l’irpino Gaetano Sicuranza.
E se nessuna sorpresa desta la riconferma in elenco di Sergio Florio e di Angelo Percopo, o l’ingresso in campo dell’ex sindaco Domenico Gambacorta, è invece destinato a far discutere non poco il capitolo dei bocciati e dei promossi eccellenti nel nuovo albo degli aspiranti manager che ieri avrebbe avuto, dunque, il bollino blu del governatore Caldoro.
I numeri dicono che ai nastri di partenza, a proporsi direttore generale di Asl o azienda ospedaliera sarebbero stati almeno seicentosettantasette. Gli stessi dicono anche che all’arrivo ne sono giunti poco più di 480.
Un catalogo di professionalità vasto e variegato, dai profili e dai requisiti certi dal quale si dovrà attingere per assegnare gli incarichi apicali delle sette aziende sanitarie locali e delle otto aziende ospedaliere. E intanto, nell’immediato, al “Moscati” di Avellino, al “Rummo” di Benevento e al “San Sebastiano” di Salerno.
L’elenco definitivo dei candidati manager potrebbe essere ufficializzato già ad inizio della settimana prossima e nelle more non manca chi scommette su alcuni ‘ritocchi’ sul filo di lana.
A dettare legge sono i nuovi criteri adottati per determinare l’idoneità dei candidati, parametri per i quali sarebbero scattate non poche bocciature eccellenti. Nel libro nero sarebbero finiti intanto l’ex capo dell’opposizione in Consiglio regionale Franco D’Ercole, ma anche professionisti della materia del livello di Giovanni Di Minno, presidente del consiglio di indirizzo del prestigioso Istituto Nazionale Tumori “G. Pascale” di Napoli e già direttore generale della Asl Napoli 1.
Lo stesso cioè che, non molto tempo fa anno fa, fu componente del nucleo di valutazione delle attività dei manager campani.
A sorpresa, poi, avrebbero mancato l’obbiettivo anche l’ex manager dell’Asl di Benevento Pietro Farina (pare che l’esperienza dirigenziale non raggiungesse i 10 anni previsti dalle nuove regole), l’ex senatore ‘mastelliano’ Tommaso Barbato (recentemente avvicinatosi a Fli), l’ex commissario dell’Asl di Salerno Giovanni Russo e l’ex supermanager del Monaldi Domenico Pirozzi.
Sul versante opposto debuttano invece altri volti noti. Per fare qualche esempio, si parte dall’ex assessore al lavoro della giunta Rastrelli, Pino Maccauro, passando per preside della Federico II, Giovanni Persico, per arrivare all’ex deputato Franco Polizio.
Curiosa, poi, desta la notizia che vedrebbe entrare a pieno titolo nel catalogo campano degli idonei il sub commissario alla sanità Giuseppe Zuccatelli, dimissionario! Un vero e proprio rebus, infine, riguarderebbe Tonino Pedicini. L’attuale manager del Pascale, con contratto in scadenza a giugno prossimo, sarebbe stato escluso. Ma nei corridoi dell’istituto tumori assicurano che si tratta di un omonimia (nel quale caso si tratterebbe di Pietro Paolo Pedicini, dell’Asl Benevento 1)”.
Fonte | Ottopagine | articolo di Piero Masone