POLITICA
Regionali, Errico (FI): “Sanità in affanno e trasporti fermi, il Sannio chiede investimenti seri e duraturi”
 
																														
															
															
														Ascolta la lettura dell'articolo
«Sto girando in questi giorni la provincia di Benevento, preferendo gli incontri diretti con i cittadini alle grandi manifestazioni dal forte impatto scenografico ma dal contenuto spesso vuoto. Credo che il contatto umano, la possibilità di ascoltare e confrontarsi con le persone, sia il modo migliore per costruire un impegno politico vero e concreto». Lo dice in una nota stampa Fernando Errico, candidato alle elezioni regionali della Campania con Forza Italia. 
«Insieme all’onorevole Francesco Maria Rubano stiamo lavorando per avere un rapporto diretto con le comunità, perché solo così possiamo delineare la strada giusta per i prossimi cinque anni della Regione Campania. Negli ultimi anni il nostro territorio è stato dimenticato: le scelte della Regione hanno privilegiato altre aree, lasciando le zone interne in una condizione di marginalità che oggi è diventata insostenibile. La nostra provincia conta poco più di 250 mila abitanti, meno della metà di realtà come Avellino, ma questo non può giustificare un trattamento di serie B. Dobbiamo far sentire la voce del Sannio in Regione, portando avanti le istanze legate all’agricoltura, ai trasporti, alle infrastrutture e agli investimenti sul territorio». 
Il tema della sanità è emblematico. «È inaccettabile che nel 2025 ci siano ancora pazienti costretti ad attendere 10 o 12 ore su una barella al Pronto soccorso. Io stesso, da medico, vivo quotidianamente la difficoltà dei familiari che non riescono nemmeno ad avere informazioni sui propri cari. Occorre ricostruire un rapporto umano tra paziente, famiglia e struttura sanitaria, restituendo dignità al sistema pubblico – prosegue Errico – L’ospedale di Sant’Agata de’ Goti, ad esempio, è una struttura moderna e funzionale, ma sottoutilizzata. Può e deve diventare un punto di riferimento per l’intera Valle Caudina e per i territori al confine con la provincia di Caserta. Allo stesso modo, è necessario ridurre drasticamente le liste d’attesa: non è ammissibile dover attendere otto o dieci mesi per un esame di routine, o addirittura fino al 2026 per una prestazione più complessa. Questa non è una sanità a misura d’uomo, ma una sanità che favorisce chi può permettersi di pagare». 
Anche la questione dei trasporti è centrale. «Per raggiungere Napoli da Benevento si impiegano fino a due ore, con collegamenti insufficienti e collegamenti su ferro ancora chiusi. Nel frattempo, in altre aree della Campania si sono completate nuove linee ferroviarie e infrastrutture di collegamento. Serve un riequilibrio: le aree interne devono ricevere più attenzione e più risorse rispetto alle zone già avvantaggiate».
 
							 
							




 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
					 
					 
					 
					 
					 
					 
					 
					 
					 
					 
					