CULTURA
‘L’Iseo perduto di Benevento’: Marcellino Aversano nel suo libro racconta il viaggio del culto isiaco dall’Egitto al Sannio
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Nelle splendide sale del Museo Arcos, nel cuore della città, si è tenuta la presentazione del volume “L’Iseo perduto di Benevento” di Marcellino Aversano, un’opera di grande interesse culturale e storico che riporta alla luce le radici egizie del capoluogo sannita.
Aversano, ex consigliere comunale e oggi dipendente della partecipata provinciale Sannio Europa, società che gestisce la rete museale della Rocca dei Rettori, è laureato in Conservazione dei Beni Culturali con indirizzo archeologico. La sua lunga passione per la storia e i reperti del territorio sannita lo ha spinto ad approfondire il tema del culto isiaco e della sua diffusione fino a Benevento.
“La nostra città deve essere considerata, per importanza, il secondo centro egizio al di fuori dell’Egitto, ma non dopo Torino, come spesso si pensa, bensì subito dopo Roma”, ha spiegato l’autore durante la presentazione. “A Torino c’è un importante museo, ma è a Benevento che ritrovamenti e reperti testimoniano quanto fossero radicati i culti egizi. Con questo libro ho voluto raccontare il viaggio del culto isiaco: dall’Egitto a Delo, poi a Pozzuoli, a Roma e infine a Benevento. Un percorso che mostra come il culto si sia diffuso fino all’entroterra” ha poi precisato l’autore.
Aversano ha ricordato come nella Benevento romana sorgesse un grande tempio dedicato a Iside, fortemente voluto dall’imperatore Domiziano e conosciuto come il santuario della ‘Signora di Benevento’: “Abbiamo sculture e reperti che lo dimostrano – ha riferito Aversano -. Nel volume ho raccontato anche la particolare correlazione tra Iside e Santo Stefano: laddove sorgevano templi isiaci, venivano poi costruite basiliche dedicate al Santo.”
Secondo Aversano, le testimonianze del passato possono oggi rappresentare una leva importante per il rilancio turistico e culturale del Sannio: “Credo che sia assolutamente possibile. Le tracce egizie possono dare un grande contributo in termini di attrattività turistica, creando veri e propri percorsi egiziani, anche a livello regionale, collegando Benevento alle altre città con testimonianze simili come Pozzuoli e Pompei”.
La presentazione è stata introdotta dall’editrice del volume Gabriella Fuccio e dalla dottoressa Paola Caruso, che ha sottolineato l’alto valore storico e scientifico della ricerca condotta da Aversano, capace di sintetizzare in modo chiaro e rigoroso il proprio percorso di studi.
A portare i saluti istituzionali sono intervenuti Raffaele Del Vecchio, amministratore unico di Sannio Europa e “padrone di casa”, e il sindaco Clemente Mastella, che hanno espresso apprezzamento per il lavoro di valorizzazione della storia locale.
“L’Iseo perduto di Benevento” di Marcellino Aversano non è solo un viaggio nel tempo, ma anche un invito a riscoprire il legame profondo tra il Sannio e le sue radici antiche, dove la storia egizia incontra la tradizione cristiana in un intreccio affascinante di fede, cultura e identità.




