Comune di Benevento
Monopattini e bici elettrici, l’attesa prosegue: la Ridemovi si è tirata indietro, si cerca nuova soluzione

Ascolta la lettura dell'articolo
Ad agosto sembrava tutto fatto (leggi qui). La gara indetta da palazzo Mosti per l’affidamento del servizio integrato di noleggio monopattini elettrici e byke sharing si concludeva con la vittoria della Ridemovi, non un nome tra i tanti nel settore della micromobilità sostenibile ma un vero e proprio colosso: Bologna, Firenze, Padova alcune delle Città già servite dalla azienda milanese.
La miglior conclusione possibile della crisi aperta dall’addio di Reby, la società che nel dicembre del 2021 aveva fatto esordire nel capoluogo sannita il servizio di condivisione di monopattini e scooter elettrici. Così sembrava. E invece no. E invece niente. Della Ridemovi nessuna traccia, eppure sono trascorsi otto mesi dalla determina con cui il settore Mobilità del Comune prendeva atto dell’esito della gara.
E a questo punto inutile aspettare ancora. Anche in via Annunziata hanno perso ogni speranza: la società milanese si è tirata indietro. Caduta nel vuoto anche la diffida ad attivare il servizio inviata in Lombardia lo scorso dicembre. La Ridemovi, d’altronde, ottenuto l’affidamento non ha proceduto con la stipula del contratto e dunque non è vincolata ad alcun impegno.
Le ragioni del passo indietro sarebbero da ricondurre alla scelta della società – chiamata a confrontarsi con la necessità di ridurre il parco mezzi – di salvaguardare il servizio nei luoghi dove è già funzione. Fatto sta che il comportamento del “colosso” ha spiazzato e – comprensibilmente – deluso l’amministrazione comunale, desiderosa di restituire ai beneventani un servizio apprezzato e richiesto.
Occorre, dunque, porre rimedio e Attilio Cappa, l’assessore alla Mobilità della giunta Mastella, è in cerca di una soluzione. Due le strade percorribili: o la chiusura dell’accordo con la Drivid – l’unica altra società a presentare domanda per l’affidamento – o una nuova gara. L’opzione più percorribile, a quanto trapela, è la seconda. Lo stesso Cappa avrebbe già demandato agli Uffici il compito di muoversi in questa direzione. Nell’auspicio di chiudere la pratica nel più breve tempo possibile e nel miglior modo possibile. Fermo restando che i matrimoni si fanno in due. E se all’altare l’altro non si presenta…