Comune di Benevento
Ispezioni caldaie, l’Asia risponde al Consiglio: “Controlli a campione per tutti gli impianti”
Ascolta la lettura dell'articolo
Per gli operatori economici che intendono iscriversi al portale “Asia Impianti Termici” non sarà più necessaria l’adesione, in forma preventiva, ad una associazione di categoria.
E’ questa una delle richieste avanzate dalle commissioni consiliari Ambiente e Società Partecipate e accolta dall’Asia, società affidataria del servizio di ispezione e controllo degli impianti termici della città di Benevento.
Con una nota a firma dell’amministratore unico Donato Madaro e del responsabile dell’area tecnica Fernando Capone, l’Asia ha fornito oggi i propri riscontri al documento deliberato dalle due commissioni, riunitesi in seduta congiunta, lo scorso 20 febbraio.
Tra le istanze sollevate dai consiglieri, per l’appunto, c’era la richiesta di espellere dalla Carta dei Servizi l’obbligo per gli operatori di fornire – tra le altre – la dichiarazione di iscrizione ad una delle associazioni firmatarie del Protocollo d’Intesa stipulato da Comune, Asia, associazioni imprenditoriali dei manutentori e degli installatori e associazioni dei consumatori.
Istanza ritenuta “condivisibile” dall’azienda di via delle Puglie, ferma però nell’evidenziare che “l’impresa non iscritta al portale non potrà rilasciare il bollino”. L’elenco dei manutentori abilitati sarà consultabile anche sul sito del Comune di Benevento, oltre che – con link già disponibile dal 6 febbraio – sul portale Asia.
Niente da fare, invece, per un’altra importante richiesta formulata dalle Commissione e volta – per il primo triennio di attivazione del servizio ispettivo – a concentrare i controlli “esclusivamente” sugli impianti non dichiarati, escludendo dunque il controllo a campione sugli utenti che regolarmente dichiarano e certificano il proprio impianto.
Così non sarà perché “i controlli a campione – spiegano Madaro e Capone – sono puntualmente regolati dalla Legge Regionale Campana e dalla copiosa produzione normativa eurocomunitaria e statale”.
Infine, sulla richiesta di diminuire il tempo massimo – 45 giorni – di risposta dell’Asia alle comunicazioni degli utenti, la società precisa che “nulla impedisce che il termine entro cui dovrà essere fornito il riscontro all’utente può esser contenuto nel minor lasso temporale di 30 giorni”.