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Ucraina, il bilancio del summer camp dei Piccoli Comuni del Welcome

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Sono arrivate dall’Ucraina un mese fa. Settantotto persone, mamme con i propri bambini. Sono partiti da Kiev, hanno raggiunto Medyca, un punto di confine tra la Polonia e l’Ucraina, e poi hanno raggiunto l’Italia. Il sud Italia precisamente, accolti nei piccoli comuni del Meridione. Non comuni qualsiasi, ma nei Piccoli Comuni del Welcome.

I campi andranno avanti fino a settembre, continueranno a prendervi parte per lo più mamme con i loro figli, bambini e adolescenti, individuati dall’assessorato alle politiche sociali del Comune di Kiev.

L’iniziativa è partita grazie al progetto Mean-Movimento Europeo di Azione non violenta in collaborazione con Act for Ucraine. La delegazione di Mean, infatti, è stata più volte in Ucraina, e proprio a Kiev ha organizzato lo scorso 11 luglio, una manifestazione di pace insieme alla Società civile ucraina.

«Carissime famiglie, carissime mamme e carissimi bambine e bambini», ha detto Angelo Moretti, portavoce del Movimento, «per tutto il mondo voi siete dei piccoli eroi, siete di una nazione che sta resistendo ad una aggressione ma non vuole perdere la sua umanità. In voi c’è il futuro di pace dell’Ucraina, in questa estate indimenticabile voi potrete costruire il futuro di una nuova umanità che cerca la pace non solo per sé ma anche per gli altri. Voi siete come i nuovi “Pollicino” quell’eroe che sa allontanarsi da casa, come voi state facendo in questa estate in Italia, ma sanno progettare ed organizzare il ritorno per difendere il futuro e la felicità delle vostre famiglie e dei vostri amici! Insegnate la pace al mondo».

«L’occasione di poter ospitare le famiglie scappate dalla guerra costituisce, per tutta la comunità di Giuggianello, un motivo di crescita collettiva e di gioia. Fin da subito, molte sono state le offerte di aiuto e solidarietà da parte di tutta la cittadinanza, che da oggi avrà modo di concretizzare quanto di bello il cuore sa donare», dice Luca Benegiamo, Sindaco del comune. «La possibilità di far vivere una quotidianità semplice e normale, fatta di incontri in piazza, al mare, presso i campus estivi, in giro in bici, una giornata fatta di piccoli gesti ed attenzioni, può contribuire a regalare la serenità che queste famiglie, ed in particolare i bambini, hanno il diritto di avere.

Queste occasioni servono anche a noi che, troppo spesso, tendiamo a dare per scontati il valore e l’importanza delle piccole e semplici cose, ed è per questo che siamo conviti che non siamo noi ad aiutare i bambini di Kiev, ma sono loro che stanno insegnando qualcosa di speciale a noi. Sento di interpretare l’orgoglio e la gioia di tutta la comunità per questa speciale e solidale prova di dialogo, condivisione e scambio fraterno di semplice e pacifica umanità».

«Quanto accaduto», spiega Salvatore Mazzone, sindaco di Pietrelcina, «non può e non deve lasciarci indifferenti e il progetto Summer Camp è la prova di quanto sia importante la sinergia tra istituzioni ed associazioni per rendere vivi quei valori, come la solidarietà e l’inclusione, che caratterizzano i nostri territori. Pietrelcina, anche per l’esperienza tra i piccoli comuni del welcome, ha ormai una familiarità rodata col concetto di accoglienza. A nome dell’intera amministrazione, voglio ringraziare il consorzio e tutti i suoi operatori per questa bella iniziativa. Oltre a loro, voglio ringraziare anche quei cittadini che singolarmente o all’interno delle associazioni del paese non fanno mai mancare il loro supporto quando c’è da aiutare chi è in difficoltà».

«Abbiamo seguito tutte le fasi di questo progetto», spiega Rosanna Mazzia, la Sindaca di Roseto Capo Spulico in Calabria, «con un misto di preoccupazione e di sollievo, dando la disponibilità fin da subito ad ospitare almeno una famiglia. Era ed è la necessità di andarci a mettere le
mani, la faccia e il cuore in questa guerra incredibile. Grazie al lavoro di mediazione fatto dal Mean e ai volontari che li hanno accompagnati e sostenuti ora sono qui da noi… per un mese. Mi chiedo: basterà ad alleviare il carico del loro dolore, dei loro pensieri? Non lo so. So che ho un motivo in più per uscire dalla quarantena: andarli a conoscere e provare a dire loro che non sono da soli».

E ancora «Con piacere accogliamo la famiglia impegnandoci nel farli sentire a casa loro pur essendo lontano 3000 chilometri», ha dichiarato Piero Capizzi sindaco di Calascibetta, un comune italiano di 4133 abitanti del libero consorzio comunale di Enna in Sicilia.

Ma le famiglie sono arrivare anche a Tiggiano piccolo comune del welcome del Sindaco Giacomo Cazzato che racconta la sua comunità come forte, coesa, accogliente.

Un’accoglienza quella nei piccoli comuni del welcome che ha mobilitato intere comunità: «Sono veramente fiero come castelluccese», ha sottolineato l’assessore politiche sociali e giovanili del Comune di Castel di Lucio, provincia di Messina, Antonio di Francesca, «che il comune abbia preso parte a questa iniziativa. E ho visto che la nostra comunità ha risposto benissimo».

«È stato un lavoro di squadra», ha aggiunto il sindaco Giuseppe Nobile. «Abbiamo tutti cercato di fare del nostro meglio. Con l’aiuto di tanti ci siamo riusciti».

«Siamo lieti di ospitare a Santa Paolina una famiglia ucraina nell’ambito del Progetto Mean. Siamo sicuri che con il nostro affetto e il calore della nostra comunità li aiuteremo a trascorrere un’estate serena, lontani dagli orrori della guerra. Siamo pronti ad accoglierli e coinvolgerli nelle attività ludiche che abbiamo organizzato per i nostri bambini e siamo sicuri che per tutti sarà un’estate da ricordare», spiega Rino Ricciardelli, sindaco Santa Paolina, in provincia di Avellino.

La filiera dell’ospitalità è arrivata anche a Biccari: «Ci siamo è felicemente messi in moto per il progetto Mean: dall’Amministrazione alla Parrocchia, dalla Cooperativa di Comunità ad Argentina per il Mondo, passando per tanti cittadini che saranno e vorranno essere coinvolti, Biccari risponderà ancora una volta presente al Welcome, all’accoglienza, alla solidarietà. Con noi abbiamo due famiglie», ha raccontato il sindaco Gianfilippo Mignona.

Natalia è arrivata con i suoi bambini dall‘Ucraina a Bisacquino del Sindaco Tommaso Di Giorgio, in provincia di Palermo, uno dei cinquantadue piccoli comuni del welcome.

Oleksandra, invece, è stata accolta a Santa Cristina Gela del Sindaco Giuseppe Cangialosi, sempre in provincia di Palermo: «I bambini sono contenti», ha raccontato. «Siamo tutti molto, molto contenti. Non è un momento facile, ma l’accoglienza è stata meravigliosa. La signora che ci ospita ha anche comprato un router per noi, così io posso lavorare da remoto. Proprio non so esprimere a parole la mia gratitudine».

Anche nel Sannio, a Sassinoro, il Sindaco, Luca Apollonio e la Cooperativa di Comunità Conlaboro hanno aperto le braccia alle mamme e ai bambini arrivati dall’Ucraina.

Nel mese di agosto arriverà il secondo gruppo di famiglie.

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