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Madonna delle Grazie, Accrocca: ‘Nostra società perpetuamente connessa e stabilmente sconnessa’
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E’ il giorno tanto atteso dedicato alla Madonna delle Grazie. Nella basilica di viale San Lorenzo la concelebrazione presieduta dall’arcivescovo Accrocca, alla presenza del sindaco di Benevento, Clemente Mastella, e di tante autorità civili, militari e religiose.
Una fede per la patrona del Sannio che si rinnova ogni anno e che si è snodata attraverso il racconto del Vangelo sulla festa nuziale di Cana, che ha permesso al pastore della Chiesa beneventana di fare una preziosa riflessione sulla società odierna paragonandola a quel villaggio in festa per gli sposi che, nel racconto biblico, si trova a fare i conti con la mancanza del vino.
“Quel villaggio con la festa nuziale – ha spiegato Accrocca durante l’omelia – è lo specchio della nostra società dove il sorriso va spegnendosi, aumenta l’angoscia e l’incomunicabilità progredisce a ritmi elevati. Una società, la nostra, di persone perpetuamente connesse e stabilmente sconnesse. Una società dove in tempo reale sappiamo cosa è successo dall’altra parte del mondo e al contempo una persona può morire sullo stesso pianerottolo di casa senza che nessuno se ne accorga o se ne preoccupi. Una società dove i contatti vanno progressivamente riducendosi.
Questo sistema – ha aggiunto -, favorito anche dalle distanze che il covid ci ha inculcato, rischia di chiuderci sempre più progressivamente in noi stessi. La Parola di Dio è dunque l’unica via che ci illumina per riportare la festa in questo nostro villaggio globale”.
Un monito dall’altare della Basilica che, come si ricorderà, è stata eretta per riconoscenza alla Madonna per essere stati salvati dal colera del 1836: gratitudine che si rinnova ogni anno con l’accensione del cero votivo da parte del sindaco.