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Sequestro Gesesa, Corona: “La società spieghi cosa ha fatto per tutelare l’interesse pubblico”

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“Il Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Benevento, su richiesta della locale Procura della Repubblica,  ha sequestrato alla Gesesa 78 milioni di euro perché la considera responsabile, come società che gestisce il servizio idrico, di cattiva gestione dal 2016 agli inizi del 2019, in relazione al mancato funzionamento  dei depuratori nel Sannio che ha procurato il grave inquinamento dei fiumi”. Lo scrive in una nota Gabriele Corona di “Altra Benevento è possibile”.

“Anche questo provvedimento – spiega – fa parte dell’indagine che ha portato nel mese di maggio 2020 al sequestro di 12 depuratori in provincia di Benevento, la successiva sospensione dal servizio di due funzionari della Gesesa e la comunicazione di chiusura delle indagini, a luglio 2021, per 24 persone (Amministratori delegati, funzionari e tecnici di Gesesa; titolari e dipendenti di ditte private e di un laboratorio di analisi, funzionari ed amministratori pubblici) per i reati di Inquinamento ambientale, frode nelle pubbliche forniture, truffa aggravata, gestione illecita di rifiuti, scarichi di acque reflue senza autorizzazione, abuso d’ufficio e falsità ideologico.

Tra gli indagati – sottolinea Corona – compaiono i due Amministratori Delegati di Gesesa, Piero Ferrari e Vittorio Cuciniello, ma non ci sono gli altri membri del Consiglio di Amministrazione della società che il GIP considera responsabile sul piano penale-amministrativo perché aveva una organizzazione che non consentiva di prevenire reati. Indipendentemente dalle responsabilità penali che la Procura della Repubblica ipotizzerà con la richiesta di rinvio a giudizio, appare evidente che tutti i sette amministratori di Gesesa dal 2016 al 2019 devono quantomeno spiegare ai cittadini che cosa hanno fatto a garanzia dell’interesse pubblico.

E’ difficile, immaginare, ad esempio, che Luigi Abbate, presidente della Gesesa indicato dal sindaco Mastella – conclude -, si sia occupato solo di manifestazioni promozionali e concorsi nelle scuole, illuminazione di qualche monumento, inaugurazioni, sponsorizzazioni di eventi, e non abbia mai partecipato a discussioni o decisioni sul sistema di depurazione, di assunzioni, gestione ed organizzazione del personale”.

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