CULTURA
Da Ruffini a Lina Sastri, dai corti alle scuole: il Festival ‘Artelesia’ emoziona e accende i riflettori sul sociale
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Raccontare la disabilità sotto tutti i punti di vista: dai momenti più difficili, alle piccole gioie quotidiane, attraverso le emozioni che solo l’arte è in grado di donare all’anima. Tra momenti di profonda riflessione e grandi emozioni cala il sipario sulla XIII edizione del Social Film Festival Artelesia, organizzata dall’Associazione Libero Teatro.
L’idea del Social Film Festival, fondato nel 2008 dal sannita Francesco Tomasiello, nasce con l’obiettivo di stimolare la riflessione su temi sensibili attraverso la settima arte.
Proiezioni, rappresentazioni e incontri hanno affrontato tematiche come: l’omofobia, la violenza contro le donne, il bullismo, l’immigrazione, l’integrazione, la lotta per i diritti fondamentali e la diversità in tutte le sue forme. Tema centrale di questa XIII edizione però, come ci tiene a sottolineare il direttore artistico Antonio Di Fede, è la ‘Rinascenza’: la capacità di ripartire per affrontare i cambiamenti sociali, sfruttando la straordinaria potenza dell’arte.
Di ben 1600 opere in concorso, tra corti e lungometraggi di grande importanza sociale, ne sono stati scelti 45 di cui 2 anteprime mondiali.
Nel corso delle cinque serate sono stati tanti i protagonisti del cinema e del teatro che hanno contribuito a raccontare la bellezza che risiede nella diversità. Tra questi: Claudio Santamaria; Andrea Roncato e Paolo Ruffini, che insieme agli attori della Compagnia Mayor Von Frinzius ha messo in scena uno spettacolo comico che racconta delle relazioni umane.
Sul palco anche Barbara Villa, che in anteprima nazionale ha raccontato di sé partendo dai personaggi della letteratura, con uno spettacolo rappresentato contemporaneamente in 50 città italiane. E ancora, Lina Sastri, che si è esibita con un racconto libero della sua carriera artistica.
Utilizzando il cinema e l’attività teatrale per affrontare tematiche importanti e complesse, il Social Film Festival Artelesia ha regalato grandi emozioni, dimostrando ancora una volta che la disabilità non è un limite alla creatività.
Le interviste nel servizio video