CRONACA
Stanchi e senza prospettive, i commercianti sanniti protestano sull’Appia
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Stanchi delle continue chiusure. Fatturati in calo vertiginoso e difficoltà a mandare avanti attività storiche e che, spesso, rappresentano l’unica fonte di reddito per la famiglia. Dietro la protesta dei commercianti sanniti di questa mattina si cela tutto questo: un mondo di sacrifici, spesso ereditati dai genitori, che oggi rischiano di svanire nel caos della pandemia.
In molti hanno risposto all’appello del Comitato Ristoratori, Commercianti ed Autonomi Uniti – Benevento che ha manifestato all’altezza della rotonda di contrada San Vito, lungo la statale Appia e nei pressi del centro commerciale ‘Buonvento’.
Le richieste sono quelle che ormai partite Iva e commercianti richiedono da mesi: aiuti concreti e riaperture in sicurezza. In sostanza, chiedono di tornare al lavoro.
In strada sono arrivate tutte le categorie: settore dell’Horeca, tra i più colpiti; estetisti e parrucchieri, ormai chiudi da tempo; mondo dello sport, commercianti che si apprestavano a riaprire nella speranza – rivelatasi poi vana – della zona arancione ed ambulanti.
Tutti insieme per chiedere soluzioni ad un problema che ha travalicato il piano sanitario, sfociando in una vera e propria pandemia sociale.
“Dal 7 aprile riapriremo a pranzo e a cena – ha dichiarato Mario Carfora rappresentante sannita di MIO Italia -. Non è una provocazione, né un atto dimostrativo, ma una questione di sopravvivenza”.
Chiedono la riapertura anche i parrucchieri e gli estetisti ormai allo stremo dopo mesi di stop alle attività. “I fondi dei decreti legge – ha aggiunto lo chef, Pasquale Basile – non sono sufficienti e lavorare con l’asporto non basta. Stiamo rischiando il fallimento di un intero comparto”.
Alla protesta si sono aggiunti anche gli ambulanti sanniti che il prossimo 6 aprile scenderanno nuovamente in strada per una marcia di protesta organizzata a livello nazionale.