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Madonna delle Grazie, Accrocca prega per i morti da coronavirus e per il post Covid
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Una cerimonia religiosa semplice, ma intensa e toccante, quella che oggi ha rinnovato la gratitudine del popolo beneventano e sannita alla Madonna delle Grazie per la liberazione dal colera nel 1836, quando a riconoscenza della grazia ricevuta fu promossa in voto la Basilica.
Riconoscenza che anche quest’anno è stata confermata con il rituale dell’accensione del cero votivo da parte del primo cittadino Mastella.
“Una circostanza quanto mai attuale – ha ricordato l’arcivescovo Accrocca nella sua omelia – per la pandemia da coronavirus che ha costretto a osservare le norme anti-contagio per i festeggiamenti, quest’anno limitati al solo rito religioso con 180 fedeli in chiesa distanziati, con la mascherina sottoposti al termoscanner prima dell’ingresso in basilica.
Limitazioni che proseguono le restrizioni vissute durante i mesi del lockdown per le quali l’arcivescovo metropolita ha chiesto l’intercessione della Patrona di Benevento e Regina del Sannio affinché anche “da questo evento drammatico, che ha portato morti e crisi socio-economica, si possa trarre un insegnamento, in particolare per le aree interne, la forza di rialzarci, a guardare avanti e a intravedere i lati positivi, quali l’avvenuto rafforzamento dei rapporti familiari, della solidarietà e della fede, all’insegna di ciò che significa Grazia, ovvero la capacità di ognuno di noi di compiere il bene e la volontà di Dio anche nei momenti difficili e tristi.”
Anche il sindaco Mastella ha ribadito durante il suo breve discorso in occasione dell’accensione del cero votivo “la necessità di un ricominciamento all’insegna di una medicina e di una gestione sanitaria non divisiva.”
La giornata è stata anche occasione per ricordare i trent’anni dalla visita i in città e in Basilica dell’allora Papa Giovanni Paolo II. A rievocare le parole pronunciate dal Santo Padre il ministro provinciale dei Frati Minori di Irpinia e Sannio fra Antonio Tremigliozzi e lo stesso arcivescovo Felice Accrocca.
Le dichiarazioni nel servizio video