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Emergenza da covid nel Sannio: riguarda la diretta dell’Asl sulla ‘fase 2’
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“Voglio sottolineare l’ottimo lavoro della squadra dell’Asl per la gestione dei pazienti Covid-19. Sono contento di quello che è stato fatto in questi mesi. Da subito siamo scesi in campo con due task force: la prima con il direttore sanitario, che ha coordinato le attività territoriali, e l’altra amministrativa che è stata fondamentale per l’approvvigionamento dei dispositivi di protezione”. Lo ha detto il direttore generale della Asl di Benevento, Gennaro Volpe, nel corso di una conferenza stampa per fare il punto della situazione sulla ‘fase 2’ e la gestione del coronavirus sul territorio.
“Abbiamo subito attivato il servizio di epidemiologia per il contenimento del coronavoruis – ha aggiunto -. Gli eventi avversi sono stati 2 in particolare: ‘Villa Margherita’ dove siamo entrati subito e, immediatamente, riusciti ad intervenire con tamponi a tutto il personale e a tutte le persone presenti nella struttura. Il focolaio è stato circoscritto anche grazie alle forze dell’ordine. E’ stato fatto un grosso lavoro anche per la cura a domicilio delle persone positive. Purtroppo ci sono anche dei decessi, sta indagando la Procura e noi stiamo lavorando sulle cause del focolaio. A Paolisi c’è stato un altro piccolo focolaio, ma che grazie ad un grande sforzo siamo riusciti a circoscrivere. Siamo intervenuti con l’aiuto del sindaco del centro sannita, con test rapidi alle persone a contatto con l’azienda: abbiamo fatto circa 100 tamponi e ora non è più zona rossa. Ci sono ancora 16 persone a domicilio ed è in fase di risoluzione, i cittadini stanno bene e si attendono i tamponi di conferma.
Ora – ha sottolineato – siamo impegnati nel monitoraggio delle strutture sanitarie con interventi veloci. Stiamo controllando tutte le attività sociali e sanitarie con particolare attenzione con strutture per anziani.
FASE 2 – “Siamo preoccupati – ha concluso Volpe -. Ora è fondamentale il ruolo del cittadino, bisogna stare molto attenti. Sono preoccupato per le famiglie che si riuniranno, prego in questi casi di usare mascherine e guanti: ci vuole poco a creare un focolaio familiare. Ci preoccupa anche il rientro di persone da altre regioni d’Italia. Ieri 40 cittadini, di cui solo uno sospetto con temperatura elevata, tra l’altro della provincia di Avellino.