CULTURA
Bct, festival e commercianti insieme: al via confronto per risollevare il centro storico
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Il Bct chiama, ma in pochi rispondono. Si potevano contare sulle dita di una mano i commercianti che hanno partecipato alla riunione alla Camera di Commercio: un incontro voluto dal direttore del Festival del Cinema e della Televisione di Benevento, Antonio Frascadore e dal presidente di Confesercenti, Gianluca Alviggi. Per essere più precisi, c’erano quattro esercenti, uno di loro in rappresentanza anche dell’associazione PAKU’ del Rione Triggio del capoluogo.
Al di là del numero dei partecipanti, il confronto ha gettato le basi per una reale collaborazione tra i commercianti del centro storico e l’importante festival, giunto alla quarta edizione. Un passaggio fondamentale visto che la categoria ha sempre lamentato di essere stata esclusa dai processi decisionali: oggi, invece, parte una collaborazione che si spera possa dare dei frutti, sia in termini di proposte che di crescita economica.
Nelle prossime settimane verrà somministrato un questionario ai commercianti per capire le disponibilità e poi si lavorerà ad una operazione comune: la priorità resta l’apertura serale e magari una politica di sconti per incrementare le vendite durante il periodo del festival.
Dal punto di vista degli eventi, l’organizzazione del Bct ha confermato l’utilizzo sia dell’Hortus che dell’Arco del Sacramento, ampliando nuovamente il raggio di azione della manifestazione, ma anche delle novità come la presenza di alcune istallazioni artistico-culturali dedicate, ovviamente, al cinema all’interno del centro storico. Una specie di piccoli set che dovrebbero richiamare ulteriormente l’attenzione dei cittadini lungo il corso. “Ad ogni modo, siamo pronti – ha detto Frascodore – ad accogliere tutte le idee dei commercianti”.
Infine, il patron del Bct ha voluto anche rispondere alle polemiche in merito all’idea di posizionare uno schermo nell’area dell’Arco di Traiano. “Abbiamo avuto molti feedback positivi e solo alcuni negativi. Probabilmente il progetto, che non è ancora definitivo, non è stato capito da chi critica”.