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Rifiuti da Napoli a Casalduni: Di Maria firma proroga fino a febbraio per la rimozione
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I rifiuti prodotti dagli Stir della Città metropolitana di Napoli resteranno nel Sannio per almeno altri 30 giorni. Come è noto, infatti, sono 12mila le tonnellate della frazione secca tritovagliata che sono state posizionate nella piazzola esistente in località “Fungaia”, nel territorio di Casalduni. L’arrivo delle ecoballe è avvenuto lo scorso mese di settembre in concomitanza con il fermo del termovalorizzatore di Acerra.
Oggi, il presidente della Provincia Antonio Di Maria ha emanato una ordinanza per prolungare di un mese l’autorizzazione allo stoccaggio nella zona. Il primo ok all’arrivo dei rifiuti c’era stato l’8 settembre, un documento nel quale era stata stabilita anche la durata temporale massima di 120 giorni decorrenti dalla data del primo conferimento.
Lo scorso 9 dicembre, però, la Sapna – la società che si occupa del ciclo dei rifiuti per la città di Napoli – ha comunicato alla Rocca che le operazioni per lo smaltimento sarebbero partite dal 2 gennaio e che quindi il tempo residuo alla scadenza della prima ordinanza, fissato per il 6 gennaio, non sarebbe stato sufficiente al completamento della evacuazione.
Per questi motivi, la società ha chiesto una proroga di 60 giorni e la Provincia ne ha concessi 30, fissando il nuovo termine temporale per la rimozione dei rifiuti per il prossimo 5 febbraio. Intanto, la Regione ha fatto sapere al presidente dell’Ato e sindaco di Casalduni, Pasquale Iacovella, che la rimozione delle prime 6mila tonnellate partirà il prossimo 8 gennaio.
Contestualmente, il presidente Di Maria ha anche chiesto all’Arpac ed all’Asl di continuare ad eseguire periodici controlli per un costante monitoraggio della corretta gestione delle attività autorizzate e del rispetto del provvedimento informando tempestivamente la Provincia di Benevento e le autorità competenti nel caso di anomalie eventualmente riscontrate.