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Caccia al cinghiale al Rione Libertà, il Movimento Animalista: esposto in Procura

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“Natale dovrebbe essere un periodo di pace e serenità ma a quanto pare tale non è visto e considerato la follia generata dagli uffici sanniti della Regione Campania, nello specifico ci riferiamo all’autorizzazione di attività venatori – caccia al cinghiale – in piena città e cioè in zona Gran Potenza, per intenderci è tutta quell’area che comprende via L. Piccinato, parte della tangenziale ovest, le colline al di sopra di essa fino ad arrivare quasi al centro commerciale “I Sanniti”, un’ampia zona densamente popolata, fortemente trafficata soprattutto in questo periodo natalizio e confinante con le aree umide sannite ovvero l’oasi di Protezione gestita della L.I.P.U.

Già solo elencando questi fattori chiunque con un po’ di buonsenso – spiega il Movimento Animalista – non avrebbe concesso nessun permesso ma tant’è che l’attività era “autorizzata” ed i cacciatori erano già pronti a sparare se non fossero intervenuti alcuni residenti in zona giustamente preoccupati ed allarmati dalla presenza di uomini armati; i residenti hanno anche chiesto l’intervento dei CC Forestali che hanno “limitato il loro intervento alla sola richiesta di documentazione su autorizzazioni”.

Secondo quanto riferito ai sottoscritti, i cacciatori infastiditi da tale mossa dei residenti hanno ribadito in modi non proprio civili che la battuta si farà dicendo “che mittitell’ ‘n cap’ che tanto nuie giovedì turnamm’ e sparamm’”.

A seguiti di tali eventi abbiamo contattato dapprima l’amministrazione comunale visto e considerato che la battuta si dovrebbe svolgere in pieno territorio cittadino e che per mano di un assessore ha risposto di “non saperne nulla” – e già qui la cosa sarebbe grave sia per i 2 dirigenti degli uffici regionali che hanno autorizzato e sia per il comune che – e che mancando il Sindaco per motivi di salute altro non poteva fare, successivamente ci siamo rivolti al C.do Provinciale dei CC Forestali dove abbiamo fatto presente la gravità della situazione e l’assoluta mancanza di sicurezza ma anche qui la risposta è stata che: se autorizzato, il Comando non può sindacare su decisioni di altri enti pubblici… Infine abbiamo provato a contattare i dirigenti firmatari del provvedimento ma il telefono ha prodotto solo squilli.

Come sempre dico c’è la legge, la logica ed il buon senso e non sempre vanno d’accordo, anzi quasi mai ma qui sarebbe stato opportuno quanto meno fare uno sforzo visto che è in gioco la sicurezza di tutti i residenti e non ed il perché è presto detto: autorizzare attività venatoria in pieno centro cittadino espone chiunque al raggio del tiro utile delle armi utilizzate (cal. 12, cal 7×64, 308 Winchester, etc), parliamo di centinaia di mt, quindi significa mettere a rischio mezzo rione Libertà (ad es. da piazza San Modesto è possibile vedere le colline e viceversa), chiunque transiti sulla tangenziale Ovest o utilizzi il percorso alternativo per raggiungere il Centro Commerciale ed infine i residenti sulle colline e sono tanti… A ragione di tutto ciò e se dopo aver avvisato tutte la autorità competenti la battuta dovesse effettuarsi ugualmente – in spregio alla sicurezza – nel caso di ferimento (o peggio) di un passante o di altro animale, chi dovrebbe essere denunciato? E se un cinghiale fuggendo dovesse entrare in tangenziale

Oppure se un cinghiale ferito cercasse rifugio nell’oasi di Protezione ed un cacciatore lo seguisse violando leggi e regolamenti, chi dovremmo denunciare?

Ripeto, già qui la logica avrebbe impedito l’attività ed il buon senso avrebbe suggerito ad altri di attuare controlli specifici per valutare meglio l’autorizzazione ma ci ritroviamo oggi a combattere contro il “ponziopilatismo” per impedire quello che la legge vieta ovvero la caccia entro 100 – 150 mt da abitazioni, strade ed attività commerciali; per questo motivo – conclude il Movimento Animalista – abbiamo già dato mandato ai Nostri legali di valutare la faccenda e valutare se ci siano profili penali rilevanti ed agire successivamente nelle sedi opportune, nel frattempo venerdì 27 sarà presentato esposto presso la Procura della Repubblica di Benevento”.

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