“La
Direzione Strategica dell’A.O. “San Pio”, nelle persone del
Direttore Generale, Dr. Renato Pizzuti, e del Direttore Sanitario
Aziendale, Dr. Giovanni Di Santo, ha posto sempre particolare
attenzione alle attività di prevenzione clinica in campo oncologico,
e quindi anche nella diagnosi tempestiva e nel trattamento della
neoplasia mammaria”. Così in una nota il management dell’ospedale
San Pio di Benevento.
“A
tal riguardo – spiegano -, dal trascorso mese di giugno si
effettuano anche presso il P.O. di Sant’Agata dè Goti, sedute di
diagnostica senologica ambulatoriale e chirurgica. Tale attività
integra fortemente, fino a divenire spesso vicariante, quella
istituzionale dei programmi di prevenzione primaria di screening
mammografico di stretta competenza della ASL territoriale. Per tale
motivo la Direzione Strategica si è spesso chiesta i motivi per i
quali critiche vengano esternate nei confronti dell’Azienda
Ospedaliera “San Pio” per un’offerta assistenziale che genera
liste di attesa riferibili ad attività di I° livello, che esulano
dalle competenze istituzionali di qualunque ospedale.
Sono
in essere, peraltro – aggiungono -, percorsi integrati interaziendali
attraverso la costituzione dei “Gruppi Oncologici Multidisciplinari
(GOM)”, per garantire al paziente-utente un completo percorso
clinico-assistenziale della patologia oncologica. Il Dott. Alfonso
Bencivenga, Direttore della UOC di Diagnostica per Immagini
sottolinea che la diagnostica senologica per la prevenzione del Ca
della mammella prevede uno screening di I° livello di competenza
dell’ASL ed uno di II° livello di competenza dell’A.O.,
riguardante i casi dubbi inviati dal I° livello (ASL). La nostra
Radiologia, oltre ad effettuare il II° livello con un percorso
concordato con l’ASL, attua anche attività ambulatoriale di I°
livello con specifica prenotazione.
La
lista di attesa – conclude – è legata al fatto che un notevole
numero di donne (circa 4000/anno) si prenota regolarmente ad
intervalli di un anno, generando, quindi, una lista d’attesa di 1
anno. Da settembre verranno effettuate specifiche sedute per i primi
accessi, in modo da differenziare le due liste d’attesa, fermo
restando che, comunque, la diagnostica di I° livello è di
competenza dell’ASL. Pertanto, l’A.O. in tale settore sta
cercando di offrire il massimo alla popolazione beneventana, anche
oltre il proprio ruolo istituzionale. Il Dr. Zagarese, Direttore
Responsabile della UOC di Senologia, rileva che dal 2006 l’A.O.
“San Pio” ha istituito la Breast Unit, gruppo multidisciplinare,
che prende in carico la donna affetta da patologia neoplastica della
mammella. Nel solo anno 2018 sono state effettuate oltre 8700
prestazioni ambulatoriali (mammografia, visite, ecografie, ago
aspirati/micro biopsia, interventi chirurgici).
Tutta
queste attività – conclude la nota – rientrano nella rete
oncologica secondo quanto previsto dalla legge regionale. L’attività
di Breast Unit prevede un iter clinico di II° e III° livello, come
da linee guida delle società scientifiche, e garantisce la presa in
carico e la completezza diagnostico-terapeutica ai pazienti che
routinariamente si rivolgono alla nostra struttura”.