CRONACA
Prostituzione a Benevento, due obblighi di firma. Sequestrato immobile a Casale Maccabei
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Favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione. Questa l’accusa nei confronti di due beneventani, che questa mattina hanno ricevuto un’ordinanza del Gip del Tribunale di Benevento, su richiesta della locale Procura della Repubblica. Per i due è scattata la misura dell’obbligo di presentazione alla Polizia Giudiziaria.
Sequestrato anche un immobile situato in località Casale Maccabei, alla periferia di Benevento, intestato ad uno degli indagati, all’interno del quale veniva esercitata la prostituzione.
L’attività d’indagine, iniziata già dai primi mesi del 2017 e condotta dalla Squadra Mobile di Benevento, attraverso intercettazioni telefoniche e riscontri diretti, era già culminata lo scorso mese di ottobre nell’emissione di un misura che prevedeva gli arresti domiciliari nei confronti di una 46enne dominicana e di un 73enne beneventano.
Le investigazioni hanno permesso di ricostruire un articolato sistema, mediante il quale una cittadina dominicana indagata in stato di libertà per favoreggiamento personale, fungendo da comodataria fittizia, agevolava il titolare dello stabile oggetto di sequestro, nell’adibirlo a luogo di esercizio del meretricio.
“Il provvedimento a carico di uno dei due indagati – scrive il procuratore Aldo Policastro – è scaturito dalla raccolta di una serie di elementi che hanno dimostrato il suo perseverante e conclamato comportamento teso ad adibire il proprio immobile, ubicato nel Rione Ferrovia di Benevento e sequestrato nel corso della precedente operazione, a luogo di prostituzione”.