POLITICA
Palazzo Mosti, Principe: Mastella si dimetta per manifesta incapacità amministrativa
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“La posizione di Forza Italia appare chiara e netta. Noi mai con i tre fuoriusciti che sono approdato ad Alternativa Popolare (Puzio, Franzese e Russo). Noi mai in maggioranza con loro, o noi oppure loro”. Mastella, insomma, sulla situazione sembra “cantare” la solita canzocella “Vorrei ma non posso…”. Della serie: “…vorrei tenere tutti nella barca, ma non ho i numeri per governare a Palazzo Mosti e poi tra un po’ con Forza Italia io dovrò stringere un “matrimonio” e la De Girolamo è influente su Berlusconi. Che faccio???? Orbene, traccheggio e vediamo..”. Ma non finisce qui il pensiero politico del Sindaco – protempore Mastella. Sul tavolo le dimissioni di Nanni Russo, che saputo della delega concessa, per il passaggio con la maggioranza, ad Angelo Feleppa, si dimette e prende le distanze. Anzi, conferma il tutto, protocollando le proprie dimissioni”. Lo scrive in una nota l’esponente del Pd, Vittoria Principe.
“E da voci di corridoio ben informate, – aggiunge Principe – giunge che la De Girolamo prende le distanze anche dalla nuova nomina di Mastella all’ASIA, fatta in perfetta solitudine e quindi non condivisa. Insomma, un pastrocchio politico amministrativo, che tra equilibri e numeri, sta ingessando il “palazzo” ogni giorno di più. Mastella ha troppi dubbi, troppi “casini”, troppi equilibri da mantenere. Qui non si è nelle alte sfere dei palazzi della politica nazionale, qui lo scontro è crudele, cruento e su piccole cose, come si dice da noi:… roba e frattaglie. Il Mastella è voluto fortemente ritornare sul “cavalluccio”, ma mai si sarebbe aspettato un quadro così. A cosa e a chi affidarsi ora? Il paziente, cioè la città, è moribondo per incapacità manifesta di una classe politica inadeguata; il danno è fatto, la città si è svuotata ed è avvilita.
Ci vuole – conclude nella nota – uno scatto di reni, la strada delle dimissioni sembra quella più percorribile, per manifesta incapacità amministrativa. In alternativa? affidiamoci ai Santi: che ci mettano le mani loro”.