fbpx
Connettiti con noi
Annuncio
Annuncio
Annuncio
Annuncio
Annuncio
Annuncio
Annuncio

SANNIO

Politica e aggregazione, Scetta scrive alle Unioni “Città Telesina” e “Città dei Sanniti”

Pubblicato

su

Ascolta la lettura dell'articolo

Il sindaco di Castelvenere, Mario Scetta, ha inviato una lettera ai presidenti delle Unioni “Città Telesina” e “Città dei Sanniti”, Pasquale Carofano e Nino Lombardi, per promuovere un dibattito sulla necessità di aggregazione delle due realtà. Di seguito la missiva.

“I processi storici, politici, sociali quasi sempre necessitano di tempi di “maturazione”. Talvolta lunghi, talvolta brevi.

Bisogna avere pazienza e tenacia; bisogna riflettere per capire, valutare. Poi, viene il tempo di uscire dagli indugi e affrontare le cose con spirito realistico, costruttivo e, se necessario, autocritico.

Credo siano maturi i tempi per una riflessione sulle origini, sul percorso, sulla valenza e, se vogliamo, sul destino delle Unioni dei Comuni che rappresentate.

Città dei Sanniti – Città Telesina. Si era partiti con tanto entusiasmo e tanto clamore che, via via, si sono affievoliti, quasi spenti, non tanto per volontà o per demerito delle amministrazioni, quanto, piuttosto, per la fumosità legislativa delle Unioni stesse concepite più per una estemporanea esternazione politica che per un progetto programmatico concreto.

A complicare le cose sono sopravvenute nuove direttive politiche regionali, nazionali e comunitarie per la progettualità, i finanziamenti, i servizi. Oggi si parla di “area vasta”, di “massa critica”, di aggregazioni di almeno 50.000 abitanti. E poi c’é la concorrenza spietata tra aree di una stessa regione, la contrazione delle risorse, l’instabilità politica ed economica europea.

Le nostre Unioni dei Comuni, se pur giovani, sembrano fuori del tempo, obsolete. Il governo stesso pensa a correttivi.

E, le nostre due Unioni, come tante altre, sono state concepite su criteri di appartenenza politica, di sola continuità territoriale e, in qualche caso per sino per amicizia e simpatia.

La nostra è una realtà parcellata e avrebbe avuto bisogno all’atto dell’aggregazione, di ben altro collante e di un pizzico di campanilismo in meno.

Sarebbe stato più opportuno “unire” sulla base di progettualità sostenibili a tutela di interessi comuni e successivamente allargare i confini delle unioni stesse a fare delle diversità un elemento di forza e non di disgregazione.

In altri termini avremmo dovuto concepire un progetto concreto che si sviluppasse in fasi successive che coniugasse storia, paesaggio, cultura, artigianato, agricoltura, vino, termalismo, servizi, il tutto finalizzato allo sviluppo economico ed occupazionale, all’offerta turistica, al turismo “lento”, all’enogastronomia, alla promozione e alla valorizzazione di un patrimonio enorme nel quale emerge, su tutto, la “vivibilità”.

In realtà, in quattro anni, si è prodotto ben poco e, non poteva essere diversamente proprio per quella mancanza di concretezza iniziale che ha prodotto, poi, scetticismo e disinteresse.

Dunque è necessario ripartire, rifondare, traendo insegnamento dagli errori pregressi.

Ho consultato molti sindaci e tutti sono concordi sulla opportunità di una svolta coraggiosa. Di una rifondazione che riparta dalla fusione delle due Unioni con l’annessione di altre comunità per superare la soglia dei 50.000 abitanti.

I presupposti ci sono, le potenzialità non mancano, le competenze sono tante, la necessità è reale. Bisogna valutare se c’è la concreta volontà di fare.

Certo, se dobbiamo concepire una Unione più vasta per fare solo una manifestazione inaugurale più folcloristica con tante fasce, con tanti gonfaloni, banda, giornalisti e televisioni, forse è il caso di desistere in partenza e ciascuno torni a bivaccare all’ombra del proprio campanile.

Come diceva Kevin Linch, “Una politica efficace opera al limite tra sogno e realtà” e una politica senza sogni cristallizza tempo e realtà.

Sono fiducioso che tutti i colleghi sindaci accoglieranno l’invito di un sindaco non più giovane ma che sogna ancora il nostro angolo di Sannio valorizzato per quello che merita e che gli è dovuto.

Si realizzera? Non so. Ma non possiamo non provarci. E’ un nostro dovere!

Non si realizzerà? Diremo “purtroppo” solo se avremo fatto ogni cosa con coscienza, lealtà, altruismo.

Annuncio
Clicca per commentare

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Correlati

redazione 23 ore fa

A Castelvenere tutto pronto per la Giornata del Ringraziamento

redazione 2 giorni fa

“Territori in bilico – economia, politica e futuro”: nasce la rubrica di Ntr24 dedicata alle sfide del Sud

redazione 3 giorni fa

Di Santo: ‘Babbo Natale a Castelvenere “regala” una mega torre per la telefonia mobile? No grazie, sarà cenere e carbone’

redazione 4 giorni fa

La denuncia di Legambiente: ‘Babbo Natale regala torre di 30 metri per la telefonia mobile a Castelvenere’

Dall'autore

redazione 9 minuti fa

Controlli in Valle Telesina: ritirata una patente e sequestrati due veicoli

redazione 29 minuti fa

Il Rotary Club Benevento al fianco della Caritas per la distribuzione dei pasti

redazione 2 ore fa

Benevento, furgone in fiamme in via delle Puglie: secondo episodio in pochi giorni

redazione 2 ore fa

Mastella e lo striscione al Liceo Rummo: “Insulti e offese contaminano scuola e sport”

Primo piano

redazione 2 ore fa

Benevento, furgone in fiamme in via delle Puglie: secondo episodio in pochi giorni

Alberto Tranfa 2 ore fa

Export sannita in crescita: +5% nei primi nove mesi dell’anno, ma il mercato Usa resta al palo

redazione 3 ore fa

Striscione offensivo contro studenti del Giannone, il Liceo condanna l’episodio e richiama ai valori di inclusione e rispetto

Giammarco Feleppa 4 ore fa

Giovanni Del Gaudio, il corriere di Benevento sempre sorridente: 20 anni di consegne tra traffico, parcheggi off‑limits e ‘picchi’ di fine anno

Copyright © 2023 Intelligentia S.r.l.

Skip to content