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Al Museo Arcos inaugurata “Ondaperpetua”, la personale di Ugo Levita

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Inaugurata stasera, presso il Museo Arcos di Benevento, “Ondaperpetua”, Personale di pittura di Ugo Levita, a cura di Francesca Sacchi Tommasi e Ferdinando Creta. Lo comunica la Dirigente del Settore Cultura della Provincia Pierina Martinelli.

All’evento, patrocinato dalla Provincia con il supporto della Società Sannio Europa, presente l’artista, ha partecipato un folto pubblico. Tra gli altri era presente anche il Maestro Salvatore Paladino, autore della installazione “Memoria è” presente nei Giardini della Rocca dei Rettori.

“Ugo Levita appartiene a quel genere di artisti che fa buon uso della sua libertà di spirito”: è quanto ha dichiarato Creta nel presentare la Mostra. Il direttore artistico ha poi ricordato che, nel 1924, André Breton nel Manifesto del surrealismo scrive “La sola parola libertà è tutto ciò che ancora mi esalta. La credo atta ad alimentare, indefinitamente, l’antico fanatismo umano. Risponde senza dubbio alla mia sola aspirazione legittima. Tra le tante disgrazie di cui siamo eredi, bisogna riconoscere che ci è lasciata la massima libertà dello spirito. Sta a noi non farne cattivo uso”.

Ebbene, per Creta, Levita si colloca in questa scia di pensiero: la sua è pittura di fantasie e di sogni, di incubi e di miti, di simboli e di miracoli, il tutto in un intrico di piani e di flash back, di commistioni e di intarsi. Vicino e lontano da un quotidiano frenetico e caotico, attraverso un processo liberatorio, Levita si muove verso dimensioni felicemente armoniche, spinto da una necessità dell’esserci. La magia surreale rappresenta in qualche modo la sublimazione del suo immaginario, quasi in un significativo sogno o son desto di amletica memoria; ma il Maestro di Acerra Levita nel sognare è desto, attento all’uomo, alla sua storia, al suo habitat: l’uomo rimane sempre al centro nella sua poetica ricca di elementi simbolici. Nella mostra presso Arcos l’artista ripropone il leitmotiv della sua ricerca e gli spazi di questo straordinario Museo sotterraneo entrano nel suo lavoro con una suggestione simbiotica formidabile. Sono 30 i lavori in esposizione sino all’8 dicembre.

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