Pro Loco di Airola, ecco il bilancio di fine mandato. Ma il direttivo non si ricandida

Il direttivo della Pro Loco di Airola, guidato negli ultimi tre anni da Ivo Visciano, ha annunciato di non ricandindarsi alle elezioni per il rinnovo delle cariche in calendario per il 30 giugno prossimo. Scaduto il triennio, come previsto dallo statuto del 1973 in base al quale è entrato in carica il direttivo uscente, il presidente Visciano ha espresso la volontà di lasciare spazio a una nuova squadra ma di rimanere come socio nella Pro Loco airolana.

“Arrivo molto stanco alla fine del mandato, ma soddisfatto per l’operato compiuto insieme a tutti i soci e agli altri membri del direttivo e con la consapevolezza di avere il coraggio di lasciare al momento giusto” – ha detto Visciano, pur evidenziando la possibilità di una sua ricandidatura o della permanenza per un altro anno come previsto dal nuovo statuto dell’Unpli a cui l’associazione airolana si è successivamente adeguata.

Visibilmente commosso, Visciano ha auspicato che il nuovo presidente possa continuare a rendere la Pro Loco “il collante delle associazioni presenti sul territorio e centro degli interessi di tutti.” Soddisfatto per il patrimonio materiale e immateriale che la Pro Loco in questi tre anni ha accumulato, dal bilancio economico in attivo, all’organizzazione di numerose manifestazioni e al patrocinio a diversi eventi culturali e di riscoperta delle tradizioni locali, dalla forte collaborazione con le molteplici realtà associative di Airola fino al coinvolgimento dei giovani del servizio civile e degli studenti della scuola media “Vanvitelli”.

“Ma resta il rammarico – ha affermato Visciano – di non essere riusciti a realizzare l’obiettivo della riapertura a fini turistico-culturali della Cappella Carafa e a rendere più partecipi i giovani di Airola, che avremmo, ad esempio, potuto formare come guide turistiche.” “Il nostro operato è stato importante per aver dato una svolta all’immobilismo che c’era in questa città” – ha dichiarato il vicepresidente, Pasquale Maglione.

“Visciano ha saputo fare squadra e questo è stato il punto di forza insieme alla scelta di rimanere autonomi dalla politica” – ha aggiunto Maglione, che ha detto di “voler fare un passo di lato per dare spazio a nuove energie ma anche per la sua alta esposizione politica”, essendo attivista del M5s e in quanto tale, come noto, in corsa alle passate elezioni regionali del 2015 e sostenitore nelle ultime amministrative del candidato sindaco pentastellato Laudando, ora consigliere d’opposizione e pure socio della Pro Loco. Evitare, dunque, commistioni è l’esigenza manifestata dagli uscenti, rafforzatasi ancora di più negli ultimi tempi, e auspicata per il futuro per tutelare la credibilità e la fiducia acquisita sul territorio dalla Pro Loco.

Bocche cucite, invece, su eventuali indicazioni per il prossimo direttivo: “La Pro Loco – ha detto Visciano – è composta da moltissime persone in gamba e saranno i soci a scegliere.” Secondo fonti certe ma che lasciamo anonime, un papabile forse senza avversari, potrebbe essere Ettore Ruggiero, docente, scrittore, esperto di beni artistico-culturali e per diverso tempo tecnico della biblioteca del Museo civico di Airola, al momento chiusa al pubblico.

L’augurio è che il nuovo direttivo possa guardare alla riscoperta della storia locale e delle tradizioni popolari, che sono le finalità precipue di ogni Pro Loco, con occhi rivolti al futuro, potenziando e promuovendo iniziative che riescano non solo a dare vivacità al territorio in alcuni periodi dell’anno, ma che siano l’input per la crescita di Airola, che vanta il titolo di “Città”, favorendo la giusta spinta per l’emergere di nuove figure professionali e di nuove attività economiche che ben si concilierebbero con una prospettiva di sviluppo turistico-culturale, tanto decantata e invocata nella campagna elettorale delle scorse amministrative.