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Omosessualità e Islam, la fortorina Marciano ne discute in una tesi di laurea
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L’omosessualità nel mondo islamico e nel mondo occidentale, come viene percepita e vissuta dalla società tutta e dagli stessi omosessuali. E’ il tema che la studentessa sannita Raffaella Marciano affronta nella sua tesi di laurea in “Lingua e Linguistica Inglese” per il corso di laurea magistrale in “Lingue e Comunicazione interculturale in area Euro-Mediterranea” del dipartimento di Scienze Umane e sociali dell’Università Orientale di Napoli.
Originaria di San Giorgio La Molara, Marciano discuterà il suo lavoro, dal titolo “LGBT in Islam: analisi critica del discorso”, che vede come relatore il docente Giuseppe Balirano, proprio domani davanti alla commissione nella seduta di laurea.
Attraverso una prospettiva religiosa, sociolinguistica e politica culturale e l’analisi di due documentari di produzione britannica e danese, la laureanda ha voluto tracciare lo scenario complesso e delicato in cui gli omosessuali islamici si trovano a vivere nei paesi in cui l’Islam pervade come codice di vita, e quindi fonte primaria delle leggi, la dimensione sociale e individuale dell’esistenza.
“Nella maggior parte dei casi la sodomia – rileva la Marciano – è condannata duramente, essendo considerata una deviazione estremamente peccaminosa della natura umana e dell’ordine divino che invece difende l’armonia antitetica dei sessi”.
Secondo la laureanda “la stessa mancanza di una parola atta a identificare il fenomeno nei contesti arabo-musulmani è l’indice di quanto il fenomeno sia osteggiato e punito a seconda dei casi con pene che vanno dalla sanzione pecuniaria fino alla pena di morte”. L’analisi fornisce anche un confronto con la visione dell’omosessualità in Occidente.