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POLITICA

Comunali, Gisi (M5S) interviene sugli impianti sportivi: “Garantire la trasparenza”

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“Il gioco ‘sporco’ di questo Governo, che si è riflesso a specchio nelle amministrazioni locali di pari appartenenza politica…il PD, è stato quello di far apparire come ‘liberalizzazioni’ e, quindi, attività per rimettere in moto il mercato – il famoso ‘Sblocca Italia’ – provvedimenti normativi che in realtà avevano il solo scopo di soddisfare gli interessi delle lobby che lo foraggiano”. Così il candidato del Movimento 5 Stelle Franco Gisi, in una nota.

“E così – secondo il principio del ‘come in grande così in piccolo’ – a livello Statale e Regionale si sono soddisfatti gli interessi di petrolieri ed ora anche delle acque ‘private’, mentre a livello comunale – spiega Gisi – quello degli affidatari o concessionari dei beni pubblici, come ad esempio gli impianti sportivi. In che modo soddisfare questi interessi? Garantendogli di continuare a gestire il bene pubblico, al prezzo più scontato possibile, senza essere soggetti alla legge di libero mercato e leale concorrenza, così ad unico e reale vantaggio del soggetto privato ed a discapito della comunità. Una gestione, quindi, clientelare.

A denunciare ciò è stata l’ANAC ‘Anche in caso di concessione di beni pubblici, l’ente locale è tenuto a dare corso ad una procedura competitiva per la scelta del concessionario’. L’ANAC – prosegue il grillino – afferma per altro il principio di vietare le proroghe, anche se alle ‘proroghe’ l’attuale governo è affezionato come lo testimonia il DL. 210/2015. A rimettere a posto la questione è intervenuta la Comunità Europea che con alcune direttive recepite dal Governo ha ribadito ancora una volta i principi che debbono essere comuni a tutti i tipi di affidamento: trasparenza, economicità, efficacia, correttezza, tempestività, libera concorrenza, non discriminazione. L’Amministrazione Pepe ha rispettato questi principi nella gestione di questo settore, con particolar attenzione a quello riguardante l’affidamento e la concessione della gestione degli impianti sportivi? Assolutamente no!

In data 05.06.2013, con delibera Consiliare n.50 – scrive Gisi -, dopo numerose sollecitazioni da parte di comitati, associazioni e non ultimo il MoVimento 5 Stelle, veniva approvato il Regolamento per la gestione degli impianti sportivi di proprietà comunale. In tutto il regolamento non si fa mai riferimento ai principi su esposti (trasparenza, libera concorrenza, non discriminazione, ecc.): questi termini non compaiono mai! A conferma della assoluta disaffezione verso tali principi di questa Amministrazione, e con l’ignavia dell’opposizione (salvo isolati casi) il 24.11.2015 con il deliberato Consiliare n.66, si approvavano delle modifiche al Regolamento in questione che consentono di prorogare per altri dieci anni le concessioni che in molti casi già sono durate altrettanto, demandando il potere deliberativo alla Giunta Comunale, organo più ristretto, sempre proseguendo ed ‘imitando’ l’attività di accentramento del governo Renzi. Nella sola giornata del 21.04.2016, la ‘prolifica’ Giunta, con tre deliberati, ha concesso a tre diverse associazioni, le discusse proroghe.

In alcuni casi – attacca il candidato grillino -, la proroga frutto di una semplice intesa e che doveva durare solo il tempo necessario all’espletamento della nuova gara, è durata ben tre anni con conseguente ulteriore proroga, grazie alla modifica regolamentare, di ulteriori cinque anni. Cosa ancora più sconcertante e che alcuni di questi impianti sono stati ‘cartolarizzati’, con un piano di dismissione, reiterato negli anni. Una dismissione di immobili sovrastimati, con diritto di prelazione per gli affidatari (anche in proroga), i quali sono, quindi, di scarsissimo interesse commerciale non essendo disponibili. Alcune gare d’asta sono già state espletate, e ovviamente andate deserte. Si procederà ribassando il valore d’asta del 25/30%.

In pratica – conclude Gisi – una attività autolesionista dell’amministrazione, che ottiene mutui dalla Cassa depositi e prestiti offrendo in garanzia questi beni al valore sovrastimato, ricavandone nulla se non cifre di gran lunga ridotte, così da lasciare al Comune un eredità debitoria sempre più pesante. Quando entreremo il 5 giugno nel Consiglio comunale ci faremo garanti dei principi affermati dall’Unione Europea. Non ci saranno più rendite di posizione né distinzioni tra ‘figli e figliastri’. Saremo i garanti del bene comune, non più degli interessi privati”.

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