CRONACA
Benevento, vandali in azione allo stadio “Vigorito”: danni all’insegna luminosa e nel gabbiotto stampa
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Dopo i petardi contro il Benevento Store e i vetri infranti all’auto del calciatore giallorosso Thomas Som, un nuovo atto vandalico si è registrato questa notte ai danni del club di via Santa Colomba.
Ignoti sono penetrati all’interno dello stadio “Ciro Vigorito” e hanno distrutto i vetri del gabbiotto utilizzato dai giornalisti radiotelevisivi per le telecronache e le riprese video delle partite.
Non contenti, i vandali hanno divelto la lettera “O” della tabella luminosa che indica la scritta “Stadio Ciro Vigorito”, oltre a distruggere un computer, una macchinetta del caffè e un frigorifero, che è stato anche scaraventato sulla gradinata.
Sul posto sono intervenuti gli agenti della Volante e della Digos, che hanno raccolto la denuncia del segretario del Benevento Calcio, Gianni Mastrangeli, e del Team Manager, Alessandro Cilento. Sono ora al vaglio degli inquirenti le immagini della videosorveglianza utilizzata all’interno dell’impianto sportivo.
IL COMMENTO DEL SINDACO FAUSTO PEPE – “Prima i calciatori, poi le attività commerciali legate alla società sportiva, adesso lo Stadio Ciro Vigorito, proprietà non di un singolo ma dell’intera comunità: dinanzi all’ennesimo vergognoso episodio di vandalismo perpetrato ai danni del Benevento Calcio, non si può più tacere.
Confidando nel lavoro delle autorità competenti, chiamate ad assicurare presto alla giustizia gli autori di tali ingiustificate violenze, noi tutti – istituzioni, media, tifoseria – siamo chiamati ad alzare la voce per condannare e isolare i protagonisti di un teppismo becero e masochista.
Da parte mia, voglio innanzitutto rafforzare il messaggio lanciato all’indomani delle stupide ritorsioni effettuate contro il calciatore Thomas Som e il Benevento Store di corso Vittorio Emanuele III: la città non merita questa vergogna. Oggi, però, non posso non chiedere: cui prodest? A chi giova alimentare questo clima di tensione? Qual è l’obiettivo?
Davvero è così difficile comprendere che non sarà ‘semplicemente’ la famiglia Vigorito – a cui è doveroso ribadire vicinanza e solidarietà – a pagare il prezzo di questa follia?
In un contesto di incertezza rispetto ai destini della società sportiva, dinanzi al rischio concreto di perdere il professionismo, vandali e violenti fanno il gioco di chi è pronto a gioire per un nuovo fallimento calcistico di Benevento.
Diciamolo con chiarezza: chi ne ha danneggiato la tribuna stampa, chi ne ha preso di mira l’insegna, vuole che lo Stadio resti chiuso, vuole la scomparsa del calcio in città.
Io no, noi no, Benevento no. E allora facciamoci sentire”.