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POLITICA

Benevento, Caldoro al convegno sulle aree interne. Sulle Regionali: “Solida l’alleanza nel centrodestra”

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Più risorse per le aree interne nel settore ospedaliero e nuove assunzioni il prossimo anno ma c’è ancora da attendere sui nomi per il cambio al vertice all’Asl Benevento e all’ospedale Rummo. Lo ha detto il governatore della Regione Campania, Stefano Caldoro, intervenuto al dibattito sulle aree interne dal titolo “Alleanze per lo sviluppo – Oltre la Marginalità” organizzato dall’associazione Mezzogiorno Nazionale.

Un’occasione utile per riflettere anche sullo stato delle alleanze politiche in vista delle regionali della prossima primavera per le quali Caldoro ha detto di non riproporsi, rassicurando sulla solidità interna al centro-destra, dopo le dichiarazioni dei primi giorni di novembre del capogruppo alla Camera di Ncd, Nunzia De Girolamo durante una riunione coi vertici del Nuovo Centro Destra campano sulla ipotesi di rottura con l’attuale governatore regionale e di avvicinamento al PD con NCD che detti le regole.

L’assenza, però, della parlamentare sannita, pur invitata dal presidente di Mezzogiorno Nazionale, Pasquale Viespoli, al dibattito svoltosi all’Hotel President, è eloquente. Con una nota di saluti ha spiegato a distanza che “era impegnata alla Camera per la discussione del jobs act” invocando l’attenzione sulle aree interne per stare dalla parte delle nuove generazioni dotandole di “infrastrutture e di una politica di sviluppo che rendano in particolare l’Alto Sannio e l’Irpinia, attrattivi e al passo coi tempi.”

Una dichiarazione che non è molto piaciuta a Pasquale Viespoli che, nel leggere la nota, ha commentato che “la De Girolamo sarebbe stata più utile alle nuove generazioni se fosse stata presente al convegno piuttosto che a discutere di Jobs Act alla Camera che vede la mia contrarietà” – ha detto. Poi in serata la precisazione: “La predisposizione al gossip di certi organi di informazione – ha scritto in una nota – è tale per cui una battuta contro il Jobs Act si trasforma in una battuta contro la De Girolamo. E’ avvilente che in un convegno apprezzato da tutti per la qualità della proposta programmatica, l’oggetto dell’interesse mediatico sia la contrapposizione personalistica anche quando non è tale».

Al centro del dibattito i dati dell’ultimo rapporto Svimez, presentati dal presidente Adriano Giannola, che ha definito la crisi che stiamo vivendo dal 2008 “crisi strutturale di cui la situazione del Mezzogiorno è solo l’evidenza più drammatica.” Secondo Giannola, che ha sciorinato i dati regionali e nazionali, “serve un decennio di un’adeguata politica di sviluppo con una buona gestione dei fondi europei che assorba la disoccupazione di massa e guardi a un’alleanza euro-mediterranea incentrata proprio sul Mezzogiorno come location per piattaforme logistiche per tornare alla situazione socio-economica pre-esistente al 2007”.

“Un’area vasta che deve oltrepassare anche i confini territoriali” – ha evidenziato Giannola supportando ancora di più il concetto di co-petizione emerso dalle analisi dell’Isfol Benevento, ovvero “aggregazione dei comuni più piccoli e accompagnamento da parte della Regione per la co-programmazione, co-progettazione e co-intervento dei fondi strutturali 2014-2020”.

Lo Svimez dà una visione apocalittica del quadro in cui l’Italia e il Sud, in particolare, si trovano: crollo del 53% degli investimenti, crollo degli investimenti pubblici, forte emigrazione dei giovani laureati verso il Nord. “Fra quindici,venti anni la Campania – ha detto Giannola – potrebbe diventare più vecchia se si continua su questa rotta e addirittura il Mezzogiorno perderà quattro milioni di persone.” Contrario al Jobs Act, Giannola evidenzia come “l’energia e la rigenerazione urbana, tra le altre cose, siano gli elementi su cui puntare”.

LE DICHIARAZIONI DI RICCI – Il presidente della Provincia sannita Claudio Ricci ha definito “valida” l’iniziativa convegnistica, svoltasi stasera all’Hotel President di Benevento, voluta dalla associazione “Mezzogiorno nazionale”, presieduta da Pasquale Viespoli, di discutere sulla marginalità delle aree interne e sull’impegno a superarla. 

Ricci ha affermato di essere rimasto impressionato dalle statistiche presentate al Convegno al presidente dello Svimez Giannola che ha denunciato tutti i ritardi socio-economici del Mezzogiorno, ma ha detto anche che quei dati ci devono spingere ad abbandonare le politiche impostate sul bieco campanilismo e provincialismo di contrapposizione tra i territori delle aree interne. Ricci ha sottolineato la diversità della morfologia interna del territorio provinciale sannita che spesso sono addirittura lunari: in questo territorio, poi, ha aggiunto il nostro problema è di natura demografica.

Il numero degli abitanti sanniti – ha detto Ricci – non ci consente di reggere a nessun livello: pertanto, le nostre possibilità risiedono sui nostri “mondi vitali” cioè le nostre eccellenze. Possiamo puntare, cioè, sul turismo religioso e sulle qualità della nostra zootecnia, senza dimenticare il turismo termale. Probabilmente la classe dirigente nel passato non ha fatto tutte quello che si doveva per far sì che queste leve possano sollevare il mondo. Il punto è – ha aggiunto  Ricci – che occorre individuare il soggetto istituzionale che possa incanalare queste potenzialità verso una aspettativa di sviluppo: Ricci ha individuato nel comune capoluogo e nella Provincia il polo forte istituzionale per fare sintesi politica e guidare i mondi vitali e le eccellenze territoriali. 

La classe dirigente non deve limitarsi ad intercettare la risorsa finanziaria per questo o quell’intervento; invece, noi dobbiamo andare oltre: la politica deve farsi guida e nello stesso tempo portavoce delle qualità e delle eccellenze locali. La politica deve affiancare il sistema produttivo locale: ancora oggi il territorio meridionale paga il mancato impegno sul territorio. Il Mezzogiorno ha bisogno di una classe politica che svolga un ruolo nobile, cioè individuare senza preclusioni ideologiche e senza contrapposizioni sterili le traiettorie dello sviluppo su scala europea.

Le dichiarazioni nel servizio video

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