Religione
Nel Sannio sposi in crisi per “superficialità” e “immaturità”. Ogni anno oltre 100 le richieste di annullamento
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Nel Sannio si sceglie sempre di più di annullare il sì fatto sull’altare per promettersi amore eterno.
Le sentenze del tribunale ecclesiastico regionale beneventano che hanno annullato il matrimonio sono circa il 50% delle cause presentate nel 2013. Risultano attualmente in attesa di una decisione definitiva 122 presentate in prima istanza. Quanto, invece, al secondo grado di giudizio nell’anno 2013 sono 300 le istanze di giudizio e 313 quelle che hanno già ottenuto una sentenza definitiva.
Il ricorso al Tribunale ecclesiastico costa per il cittadino ricorrente 525 euro mentre è a costo zero per gli indigenti che possono avvalersi anche di un avvocato d’ufficio.
“E’ un dato costante quello del Tribunale ecclesiastico – come ha riferito mons. Pietro Russo, vicario giudiziale del Tribunale regionale beneventano – anche se si riscontra un aumento delle istanze di secondo appello. Ma se si unisce questo dato a quello proveniente dal Tribunale civile sulle cause per i divorzi e le separazioni emerge una crisi più ampia della famiglia”.
Dati significativi in un territorio dove la costruzione di una famiglia è da sempre alla base di un progetto di vita più ampio, che vede nei legami familiari una forte risorsa contro crisi economiche e individuali.
Il cambiamento in atto potrebbe essere la conseguenza dell’aumento dell’individualismo che sta connotando negli ultimi decenni le società industrializzate e globalizzate ma anche della frenesia quotidiana che sembra lasciare poco spazio alla cura e alla costruzione delle relazioni affettive di lunga durata.
“La motivazione più frequente in base alla lettura degli atti- secondo quanto dichiarato dal vicario giudiziale del tribunale regionale beneventano, sta nell’incapacità di essere responsabili verso la scelta della vita matrimoniale che sempre più frequentemente viene fatta in maniera superficiale”.
“Riconciliarsi con i valori della fede e del Vangelo – secondo mons. Russo – è un valido strumento per arginare la crisi dell’istituto matrimoniale e quella più ampia della famiglia”.
Il fenomeno sarà presentato nel dettaglio martedì 18 marzo alle 11 presso la Sala Leone XIII del Palazzo Arcivescovile di piazza Orsini, in occasione della cerimonia inaugurale dell’anno giudiziario 2014 del Tribunale ecclesiastico regionale beneventano. L’evento prevede la presenza di Paolo Moneta, docente ordinario di diritto canonico ed ecclesiastico presso l’Università di Pisa e presidente dell’Associazione Canonistica Italiana, che terrà una prolusione su “Le recenti facoltà concesse da Benedetto XVI al Decano della Rota Romana”.