Scuola
Il viaggio verso Betlemme degli allievi della “Pascoli”
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“Non temete, ecco vi annunzio una grande gioia, che sarà di tutto il popolo: oggi vi è nato nella città di Davide un salvatore, che è il Cristo Signore. Questo per voi il segno: troverete un bambino avvolto in fasce, che giace in una mangiatoia. Appena gli angeli si furono allontanati per tornare al cielo, i pastori dicevano fra loro: Andiamo fino a Betlemme, vediamo questo avvenimento che il Signore ci ha fatto conoscere”.
E’ il proposito anche degli alunni della Pascoli di Benevento, che ieri sera hanno inscenato la rappresentazione del presepe vivente “Viaggio verso Betlemme”: un viaggio simbolico per entrare nel vivo del clima natalizio, assaporarne le sensazioni di tenerezza e di meraviglia che fluiscono spontanee di fronte al miracolo della Natività.
Da oltre 2000 anni le popolazioni cristiane ripercorrono le tappe della nascita di Gesù, anche se non si conoscono con esattezza le origini del presepe. Comunemente si riconosce in San Francesco d’Assisi il “padre del presepio” poiché a Natale del 1223 fece il primo presepe in un bosco, dove all’interno di una caverna costruì una mangiatoia, affiancandola ad un asino e a due bue viventi ma senza la sacra famiglia.