Valle Telesina
Il servizio delle Iene sul “prete businessman” scuote Limatola: il parroco don Giuseppe si difende su facebook
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E’ stato descritto come un prete d’affari. Un ministro di Dio che, nella sua piccola comunità, ha creato un vero e proprio business. Tutto questo poco meno di una settimana fa in un servizio di Giulio Golia a Le Iene, il famoso programma televisivo di Italia1. Secondo l’accusa, supportata da testimonianze anonime raccolte con una telecamera nascosta e dichiarazioni di un concittadino, il sacerdote avrebbe affittato – anche a prezzi esorbitanti – appartamenti e negozi in nero minacciando lo sfratto per gli inquilini morosi o arrivando addirittura a staccare la corrente.
Non solo: avrebbe chiesto fino a 500 euro per suonare le campane della sua chiesa ai matrimoni e si sarebbe allacciato abusivamente per oltre sei anni ad un lampione pubblico per risparmiare la corrente elettrica in tutti gli impianti della parrocchia. Insomma, un quadro dalle tinte davvero fosche: dal servizio della trasmissione Mediaset, infatti, ne esce fuori un personaggio violento, che ha avuto scontri fisici in almeno due occasioni, un uomo che ama i lussi, che vive in una villa e con la passione per le auto d’epoca.
All’indomani del servizio, mandato in onda senza rivelare il luogo dell’accaduto e l’identità del “protagonista”, tanto è stato il clamore suscitato che l’accusato ha deciso di uscire allo scoperto per ribadire ancora una volta la sua innocenza, dopo aver già risposto ai microfoni di Golia. Si tratta di don Giuseppe Giuliano, 50enne con 23 anni di ordinazione sacerdotale alle spalle. Don Giuseppe è parroco di San Biagio Vescovo Martire a Limatola, un paesino in provincia di Benevento, al confine con il casertano.
FACEBOOK – Il prelato ha deciso di difendersi spiegando la sua versione dei fatti attraverso il social network Facebook, dove ha anche raccolto diversi attestati di stima e di affetto da parte di concittadini, ancora stupiti e increduli per l’accaduto.
Nei suoi post don Giuseppe parla di “mediaticità facile e contorta”, di “servizio ben architettato dalle iene” e “disegno diabolico studiato a tavolino per il solo scopo di distruggermi e mandarmi via”. “Estrapolare da un discorso logico una parola o frase e montarla a proprio piacimento – aggiunge – capite bene che ne viene fuori tutto un altro discorso”.
Secondo quanto scrive sulla sua bacheca, ci sarebbero “diverse ore di conversazione registrate che ridotte ai minimi termini, per lo scopo, non hanno e non dimostrano l’originale logicità”. “Chiederò alla Magistratura – conclude – di avere la registrazione completa e alle iene di mandarla in onda così vi renderete conto della veridicità delle cose”.
ULTIMA PUNTATA – In un post di ieri, infine, l’ultimo passaggio di una vicenda sempre più delicata e contorta. Secondo quanto riferito dal sacerdote, nei giorni scorsi sono state recapitate lettere negative sulla sua reputazione sia in Vaticano che a mons. Angelo Spinillo, vescovo di Aversa e nuovo reggente della diocesi di Caserta. Da qui la richiesta ai parrocchiani di scrivere “una lettera di stima nei suoi confronti” da spedire in sua difesa.
FALSE RESIDENZE – C’è anche di più: secondo Le Iene don Giuliano avrebbe garantito finte residenze nei suoi appartamenti previo pagamento di denaro. Un’accusa gravissima, alla luce delle polemiche nate proprio a Limatola dopo le ultime elezioni comunali del maggio 2012: in quell’occasione il prefetto Ennio Blasco si recò nel comune sannita per indagare su presunte irregolarità di voto, al quale avrebbero preso parte anche persone con residenze fittizie. Sulla vicenda si interessarono anche gli onorevoli Iannaccone, De Girolamo e Formichella.
Giam.Fel.