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Tagli alla spesa pubblica, l’esperienza del Liceo Artistico
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Liceo Artistico Statale di Benevento
Studenti: Silvia Spidalieri, Marco Culicigno, Carlo Junior Scaperrotta Sanabria, Bruno Frangione, Massimiliano Carangelo, Fernando Masone
Docente di progetto: Francesca Cardona Albini
Tutor ntr24: Massimiliano De Cesaris
In Italia l’istruzione sta via via perdendo il suo valore a causa di leggi e tagli. Gli ultimi dati Ocse rivelano che l‘Italia investe nella scuola il 3,3% del Pil, contro il 3,6% dell’Unione Europea e il 3,8% della media Ocse.
Rispetto alla spesa pubblica, invece, risulta una media dell’8,5% del totale, contro una media europea del 10,9%: peggio di noi solo la Grecia con il 7,9%.
Di contro in Finlandia per esempio, paese in testa da più di dieci anni nelle classifiche Ocse Pisa sull’apprendimento in lettura, scienze e matematica, lo Stato impegna per la scuola l’11,6% del totale della spesa pubblica.
L’Italia è fra i paesi europei che spendono meno, ma soprattutto “peggio”, per la scuola, tanto che diverse indagini rivelano un basso livello qualitativo della scuola italiana rispetto a quello di altri paesi; tutto ciò è conseguenza di un impianto dirigistico che deve essere radicalmente cambiato.
Fogli, legno, argilla, gesso, tele e colori vengono forniti dagli alunni stessi o dai professori, pur rimanendo poi tale materiale alla scuola.
Anche nel nostro liceo, la politica più o meno recente della spesa per la scuola e l’istruzione ha portato a tagli tali da non permettere agli allievi di avere il materiale necessario per le materie di indirizzo.
Abbiamo ascolato alcune testimonianze di docenti e studenti del nostro liceo.