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Scherma: dall’oro di Los Angeles a maestro per i giovani di Benevento. La storia dell’olimpionico Dino Meglio
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Medaglia d’oro alle olimpiadi di Los Angeles nel 1984, argento a Mosca ’80 e bronzo a Seul ’88, sempre nella specialità della sciabola a squadre. E’ solo una parte del ricco palmarès di Dino Meglio, schermidore napoletano, ma che da un anno ormai ha scelto Benevento come casa.
Ntr24 ha incontrato il campione partenopeo nella palestra dove, insieme con l’atleta sannita Francesca Boscarelli, ha deciso di ripartire con un progetto dedicato ai giovani.
Di esperienza lo schermidore ne ha da vendere: accanto alle tre medaglie olimpiche, Meglio può vantare una quarta partecipazione alle Olimpiadi e numerosissime vittorie a livello mondiale, europeo e italiano.
Dopo la carriera da atleta per Meglio ci sono state altre 4 olimpiadi, questa volta però da allenatore della nazionale. Un percorso quasi naturale che lo ha portato ad accompagnare, grazie alla sua esperienza, nuove generazioni di campioni – come ad esempio Tarantino e Montano – verso altri successi.
Un modo di vivere la scherma diverso rispetto a quello vissuto quando calcava le pedane, “ma altrettanto bello – racconta ai microfoni di Ntr24 – per il forte legame che lega un maestro all’allievo”.
Ed è proprio l’aspetto umano che ha portato Dino Meglio nel Sannio, dove ha deciso di stabilirsi con la campionessa beneventana Boscarelli. Con lei ha messo in piedi nuove idee fissando importanti obiettivi, lontani anni luce dalle vetrine olimpiche e mondiali, ma capaci comunque di accendere la passione che arde nel cuore di uno sportivo.
Ora, infatti, la sua abilità e la grande esperienza maturata in giro per il mondo sono al servizio dei giovani del Centro Schermistico Sannita, diretto dal prof. Antonio Furno.
E lì, all’ombra del discobolo di Mirone (canone dell’atleta perfetto) forse si allenano, guidati da una mano esperta, gli olimpionici del domani.