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Dal Forum “Salviamo il Paesaggio” un’istanza al sindaco Pepe sull’housing sociale

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Le associazioni ambientaliste sannite hanno presentato un’istanza al sindaco di Benevento, Fausto Pepe, affinché il consiglio comunale possa pronunciarsi di nuovo sulle delibere relative agli alloggi di housing sociale. Non solo: che l’assise impegni la giunta ad organizzare delle iniziative di studio per una progettualità rispettosa della vocazione agricola, verde archeologica dell’area occidentale della città.
La richiesta è stata firmata dal referente del Forum Salviamo il Paesaggio, Erasmo Timoteo, a nome dei cittadini iscritti e delle Associazioni Ambientaliste: CAI Sezione di Benevento; FAI Delegazione di Benevento; LIPU Benevento; Lerka Minerka; Sannio in Bici; Redazione di Entroterra; Slow Food Benevento; WWF Sannio. Di seguito il testo dell’istanza.
“Una considerazione generale sul consumo di suolo, che colloca l’Italia e la Campania ai primi posti della classifica, va sempre fatta allorquando si sta pensando di realizzare nuovi immobili. Infatti il bando regionale dell’housing sociale mette nelle sue motivazioni “l’obiettivo prioritario è quello di puntare al miglioramento della gestione dell’uso del territorio contrastando sia il degrado complessivo dei centri cittadini che l’espansione sfrenata delle periferie “ . Un’ altra considerazione generale riguarda il rapporto tra popolazione ed immobili disponibili: la crescita della popolazione si è fermata nei primi anni ’80 e negli ultimi 5 anni mostra segni di flessione eppure in questi ultimi 30 anni si è costruito tanto. Attualmente le agenzie immobiliari sono ricche di corpose offerte di appartamenti uffici e locali commerciali mentre il centro storico con preziosi palazzi chiusi con porte e finestre murate.
Il giorno 21 dicembre 2012 con delibere n. 55-56-57 del Consiglio Comunale è stata votata la manifestazione d’interesse su tre distinti progetti di housing sociale; tali atti sono stati varati in una fase in cui il nuovo strumento urbanistico (PUC) non aveva completato il proprio iter burocratico per cui non era ancora pienamente attivo. Questo nuovo strumento urbanistico, (attivo dal giorno 8 gennaio c.a.) per es. in C/da S. Clementina prevede che sia destinata a zona extraurbana, agricola protetta, esclusa dalla possibilità di realizzazione dell’intervento previsto dal bando regionale stesso.
Inoltre, sempre nel vigente strumento urbanistico l’area di C/da S. Clementina, C/da Pantano ed ampie aree di Cda Serretelle vengono individuate come interessate alla realizzazione di un parco agricolo fluviale.
Inoltre, l’alveo del fiume Sabato è considerato corridoio ecologico dal PTCP e PUC e rappresenterebbe un elemento di continuità con il parco agricolo fluviale. In un contesto fortemente alterato dalla presenza antropica della città, la creazione e la tutela di elementi di connessione tra le aree naturali è una condizione essenziale per arrestare la perdita di biodiversità e per mantenere un certo grado di vitalità delle flora e della fauna esistenti.
Nella prima seduta della Conferenza dei Servizi relativa a due dei tre progetti di housing sociale (S. Clementina e Capodimonte) con una nota la Soprintendenza ai beni Archeologici ha fatto le sue richieste relativa a sondaggi da eseguire, in ambedue le aree, ma soprattutto ha reso noto i risultati degli scavi eseguiti qualche anno fa con cui sono venute alla luce tombe e basamenti di mausolei ai margini dell’ antica via Appia in C/da S. Clementina.
Nella stessa seduta è emerso che sono state apportate, dalla parte proponente, sostanziali variazioni ai progetti originari allegati alle rispettive Delibere del Consiglio Comunale.
Inoltre nell’area di Capodimonte insiste un progetto con identiche finalità proposto dal Comune di Benevento con Delibera di Consiglio Comunale 53 del 28/12/2011 e che sta percorrendo il proprio iter attuativo.
La rappresentanza delle Associazioni Ambientaliste ha sottolineato il rischio che i nuovi alloggi in Capodimonte possono rimanere inutilizzati per mancanza di richieste mercato ed in S. Clementina l’area destinata dallo strumento urbanistico vigente a parco agricolo fluviale, non può accogliere i nuovi alloggi, inoltre tutta l’area dovrebbe essere interessata ad una progettazione che valorizzasse i monumenti il verde e l’agricoltura”.