CULTURA
Ciro, il piccolo dinosauro sannita torna a casa. Il 4 maggio esposizione all’ex Convento San Felice di Benevento
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“Ciro la sua storia, il come è stato ritrovato diventerà romanzo nel quale ripercorrerò le tappe più importanti della mia vita e soprattutto del ritrovamento di questo piccolo dinosauro” . Lo ha affermato Giovanni Todesco, l’esperto che ritrovò Ciro, il piccolo dinosauro vissuto 110 milioni di anni fa e scoperto a Pietraroja nel 1980, alla vigilia del grande evento atteso da decenni.
Ciro Scipionyx, unico al mondo perché ha conservato intatti i suoi organi interni, ritorna nel beneventano e questa volta per sempre. Bambini, adulti, tutti i cittadini potranno vederlo accompagnati dai geologi in occasione della geoescursione in programma il 4 maggio quando Ciro verrà esposto a Benevento presso l’ ex Convento San Felice in viale degli Atlantici 14, nella sede della Soprintendenza.
C’è la curiosità degli studiosi di fama internazionale. “Dopo avere stupito me, Scipionyx sta imperversando tra i paleontologi che leggono ciò che mi ha permesso di scrivere. Mi scrivono a decine – ha affermato Cristiano Dal Sasso il paleontologo che ha condotto gli studi sul piccolo dinosauro e ricercatore del Museo di Storia Naturale di Milano – da due anni a questa parte.
Uno dei massimi esperti mondiali di anatomia comparata, Larry Witmer, dell’Università dell’Ohio, mi ha scritto: “questo lavoro stabilisce un nuovo standard di riferimento per gli studi di anatomia comparata sui fossili”. Detto da lui, – ha continuato lo studioso – è un commento da brivido. Pochi giorni fa ho ricevuto anche i complimenti di Jingmai O’Connor, una paleontologa sino-americana ormai affermata sulla scena internazionale, che anche grazie agli studi su Ciro, giorni fa ha pubblicato su Nature la descrizione di alcuni proto-uccelli cinesi, con parti molli fossilizzate in modo simile.
Sto leggendo dettagliatamente la tua monografia su Scipionyx, questo volume è davvero impressionante, lo mostro a tutti i colleghi che incontro, non solo quelli dell’IVPP (Istitute of Vertebrate Paleontology and Paleoanthropology” di Pechino, dove opera la O’Connor, ndr.) e tutti sono esterrefatti da questo studio dettagliato…e naturalmente dalla eccezionale fossilizzazione di Ciro!”.
E ormai da tempo i geologi si battono per la promozione, la valorizzazione di tutto quanto sia storia, meraviglia, territorio, cultura. Dalla paleontologia alla vulcanologia, il calendario delle geoescursioni ideato dall’Ordine dei Geologi della Campania, da Geologia & Turismo e Lerkaminerka sta riscuotendo notevole successo.
Dopo il Sentiero degli Dei con Costiera Amalfitana e Penisola Sorrentina come mai conosciute perché viste con l’occhio dei geologi , toccherà sabato 4 maggio alla valle del fiume Sabato tra storia e mito delle streghe evocato dallo stretto di Barba e proseguirà con la paleontologia e quasi subito dopo al Gran Cono del Vesuvio, gli scavi archeologici di Ercolano con un racconto geologico degli eventi .
“Intanto adesso accoglieremo questo esemplare unico al mondo quale è Scipionyx samniticus meglio conosciuto col nome di Ciro – ha affermato Luciano Campanelli, Consigliere dell’Ordine dei Geologi della Campania – perché guardarlo, osservarlo, significherà vedere la nostra storia. E’ un dinosauro vero, piccolino ma vero e con organi interni” . Ed il successo è immediato perché le prenotazioni anche in occasione del 4 maggio sono già moltissime.
“Nelle scorse settimane – ha concluso Campanelli – abbiamo premiato i piccoli paleontologi, bambini, studenti che per un giorno hanno vissuto da paleontologi raccogliendo fossili ed analizzandoli”.