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CRONACA

Crolla il feudo di Casalduni: arrestati il Sindaco, due imprenditori e funzionari comunali

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ore 12.00 Comunicato della Procura

I Carabinieri della Compagnia di Benevento, nell’ambito dell’operazione denominata “Feudo”, hanno eseguito 9 provvedimenti cautelari emessi dal Gip del Tribunale di Benevento, nei confronti di amministratori e dipendenti del comune di Casalduni e imprenditori della provincia di Benevento.

In carcere è finito l’attuale Sindaco del Comune Raimondo Mazzarelli. Classe 1953, Mazzarelli, di professione medico, è stato riconfermato sindaco del paese nelle elezioni amministrative del 2011, ottenendo il 61% dei consensi.

In manette anche due imprenditori:
Antonio Ianella, amministratore della società “Tecno Costruzioni srl”
Raimondo Gerardo Di Rubbo, titolare della ditta edite “Di Rubbo Costruzioni srl”.

Agli arresti domicialiari:
Angelo Meoli, Capo Ufficio Tecnico del Comune di Casalduni
Cosimo D’Addona, Responsabile amministrativo del Comune
Raffaele Iannella, imprenditore
Pellegrino Calabrese, geometra, impiegato presso l’ufficio Tecnico di Casalduni

Obbligo di dimora per Mario Mirabella, già segretario comunale, per il contestato reato di falso ideologico. Mentre per Giuseppe Federico Iannelli, ingegnere, è scattata la misura dell’obbligo di presentazione alla P.G.

I provvedimenti cautelari sono il frutto di una lunga e complessa attività d’indagine diretta dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Benevento, iniziata dai Carabinieri nel 2010 a seguito di esposti di cittadini locali, che ipotizzavano collusioni tra amministratori, funzionari, tecnici ed imprenditori in relazione alla corretta gestione degli appalti di opere pubbliche. I reati contestati riguardano, a vario titolo e in concorso, la corruzione, concussione, peculato, truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche, reati elettorali, false attestazioni in atti pubblici e abuso di ufficio.

In concorso tra loro, abusando delle rispettive cariche e professioni, gli indagati imponevano assunzioni lavorative ed appoggio elettorale, si facevano consegnare dagli imprenditori somme di denaro in contati ovvero lavori privati in cambio dell’aggiudicazione di appalti, utilizzavano l’autovettura comunale per affari personali, compivano truffe aggravate ai danni dell’erario per la realizzazione di opere di riqualificazione urbana con importo superiore a quello effettivamente necessario con la distrazione della quota eccedente per fini provati; procedevano alla redazione e produzione di atti pubblici contraffatti e falsificati al conseguimento delle predette risorse economiche e commettevano vari abusi di ufficio finalizzati a favorire più persone tra cui anche tecnici esterni.

La Procura insieme ai Carbinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Benevento, con la collaborazione di consulenti tecnici altamente specializzati, ha analizzato numerosi documenti cartacei ed informatici, raccogliendo denunce e testimonianza, accertando un preoccupante quadro di insieme, portando in superfice, fin da subito, illeciti ed abusi nella gestione della cosa pubblica, che coinvolgevano a vario titolo amministratori, dipendenti comunale, privati cittadini ed imprenditori operanti nell’area industriale di Casalduni.

“Chiunque si opponeva – riporta il comunicato della Procura – alle indicazioni ed ai voleri del Sindaco Mazzarelli venica metodicamente fatto oggetti di pressioni e intimidazioni.” Scrive il GIP che “gli episodi corruttivi e concussivi acclarati appaiono fenomeni accessori e secondari rispetto ad un vero e proprio sistema tangentizio facente capo ad una stabile organizzazione associativa delinquenziale (quella prospettata dal Pm), apparendo più che altro la manifestazione di un malcostume imperante fondato sulla occasionale strumentalizzazione dell’ufficio pubblico per il conseguimento di vantaggi economici privati a discapito delle casse pubbliche e quindi di tutti i cittadini che pagano le tasse”.

“Dagli atti di cassa emerge in particolare la suscittibilità dei cittadini di questo piccolo paese a subire l’amministrazione paternalistica del politico locale, al quale ci si affida in tutto e per tutto, con un’intollerabile commistione tra sfera pubblica e sfera privata, nella quale l’amministratore locale cade facile preda dei propri istinti egoistici, finendo con il credere davvero che egli possa disporre a proprio piacimento di ogni aspetto della vita della collettività locale, scavalcando la legge ed adoperandosi prevalentemente per l’interesse privato di poche persone”.

Dagli accertamenti bancari e patrimoniali è emerso, infine, che i principali indagati hanno movimentato somme di denaro in contante per sonne considerevoli ed hanno accumulato un ingente patrimonio, finanziario ed immobiliare, oggetto di decreto di sequestro preventino per diversi milioni di eruo per equivalente e per sproporzione dei beni posseduti rispetto a quanto dichiarato ai fini dei redditi. Le indagini continueranno per accertare i danni contabili-erariali e le violazioni tributarie.

————-

Operazione Feudo: I Carabinieri della Compagnia di Benevento stanno eseguendo 9 provvedimenti cautelari emessi dal Gip del locale Tribunale Ordinario a carico di altrettanti amministratori, funzionari ed imprenditori del Comune di Casalduni.

I reati contestati riguardano, a vario titolo e in concorso, la falsità ideologica commessa dal Pubblico Ufficiale in atti pubblici, la truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche nonché varie ipotesi di corruzione e di concussione.

In particolare, le indagini hanno fatto emergere nei confronti dei coinvolti, tra cui l’attuale Sindaco del Comune di Casalduni, Raimondo Mazzarelli, classe 1953, raggiunto da custodia cautelare in carcere, comportamenti finalizzati a promesse di favoritismi ed assunzioni lavorative nonché distrazioni di fondi pubblici per fini privati.

Mazzarelli, di professione medico, è stato riconfermato sindaco del paese nelle elezioni amministrative del 2011, ottenendo il 61% dei consensi. Eletto in una lista civica, le sue posizione politiche erano in passato molto vicine all’UDC. 

Già nel dicembre del 2011 il Comune di Casalduni fu interessato da indagini delle forze dell’ordine. I carabinieri effettuarono perquisizioni e sequestro di documentazione cartacea ed informatica ai fini di una verifica della gestione amministrativa del Comune. 11 furono le persone indagate, tra cui il sindaco del paese, Raimondo Mazzarelli, funzionari e impiegati del Comune. Coinvolti anche un paio di imprenditori. L’indagine riguarderebbe turbative di gare di appalti negli ultimi 5 anni.

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